domenica 6 dicembre 2009

Chiudiamola qua, adesso che ancora possiamo farlo in un modo dignitoso, rispettando tutto ciò che c'è stato tra noi, prima che il tempo scolori un po di più questa stoffa ormai consunta. Credevo che questa volta sarebbe stato diverso, che noi fossimo diversi, ma la distanza è sempre la stessa. Vederci adesso avrebbe incollato i cocci di qualcosa che non si riaggiusterà...credo.

martedì 17 novembre 2009

ho voglia di gridare il suo nome, di scriverlo, di sussurrarlo, fino a che non prenderà forma, in tutta la sua bellezza. [Perchè x me lEi è la cosa più bella del mondo...]

venerdì 13 novembre 2009

Perchè x me lEi è la cosa più bella del mondo

e non mi importano i commenti degli altri , gli sguardi stupiti, a volte schifati di chi non capisce. un solo istante, così vicina, i suoi occhi che per un attimo hanno incontrato i miei. e anche se lEi a malapena mi conosce, e probabilmente non saprà mai ciò che penso, io la vivo in ogni suo gesto, ogni parola, ogni sorriso. E nel contemplarla in disparte mi nutro della sua essenza...[Perchè x me lEi è la cosa più bella del mondo...]

venerdì 23 ottobre 2009

non sono morta. anche se è molto che non scrivo, la mia vita va avanti. giusto un avviso perchè so di essere sparita e mi dispiace. vado a commentarvi i blog gente. un bacio

domenica 4 ottobre 2009

oggi l'inverno è arrivato. decisamente. e se ieri mi sono ritrovata a piangere su una panchina, consolata da uno sconosciuto; oggi ho perceopito con chiarezza che tutto ciò che credevo finito, in realtà non si è mai spostato da dietro le mie spalle, e adesso è pronto a tornare fuori. ho paura, e lo dico con tutta la serietà che conosco: ho paura. quello che succederà, le scelte che farò, le cose che invece non potrò scegliere, tutto mi spaventa terribilmente e la paura mi paralizza. non so che fare, sono a pezzi.

lunedì 14 settembre 2009

crisi, crisi nera di pianto. la crisi e il crollo di chi si rende conto che le sue vecchie e dannose abitudine gli mancano, ma non perchè fossero belle, ma perchè era l'unico modo per sentirsi qualcuno, per dimenticare di quanto insulsa e priva di significato sia la sua vita e di quanto sole siano le sue giornate. e in mezzo alle lacrime ho ralizzato con orrore di essere sola. sola davvero. nel momento in cui ho preso le lamette in mano ho capito qualcosa di triste, che mi ha spezzato il cuore...ho capito che cosi io non sono niente, solo una ragazzetta triste e patetica che se ne sta da sola, in una casa semibuia a piangere e rimpiangere. mi sono sempre creduta piu inteligente e più valida degli altri, ma adesso vedo limpidamente che questo non significa niente se poi non si riesce a essere felici. si puo avere la pagella più bella del mondo, il qi più alto di einstein o la stima di mezzo mondo, ma se non riesci a sorridere e ti ritrovi solo, tutti i meriti si mescolano ai risultati e l'unica mistura che ne fuoriesce non è altro che un enorme fallimento. per quanto assurda fosse la strada che percorrevo con Lei, perlomeno allora sentivo di essere inquadrata in qualcosa, finalmente mi sentivo qualcuno e i falsi traguardi erano pur sempre traguardi che mi rendevano fiera di me stessa e mi permettevano di dimenticare o meglio fingere di non vedere le macerie che porto dentro. e adesso, adesso che L'ho mandata via non mi resta niente per nascondere ai miei occhi la vista di me stessa e riesco solo a odiarmi. ma questo odio è diverso, con questo odio non serve tagliare la carne, questo odio passa oltre e neppure volermi male in quel modo sembra bastare più.

giovedì 10 settembre 2009

fino a 10 minuti fa guardavo tranquillamente la tv. poi la puntata è finita. mi è entrato addosso un senso di paura, come se mi fossi persa lontano dal mondo. vuota e titubante ho deciso che doveva essere la mancanza di lui. lo chiamo, parte la segreteria, lui non è disponibile. improvvisamente sento dentro un'onda di malessere che mi sommerge, mi porta via, mi trascina in un attimo dentro angoli oscuri. le mie gambe si muovono da sole, mi conducono in camera. le mie mani, spasmodiche, aprono i cassetti del comodino. cercano cercano. so cosa sto facendo ma mi sembra di non riuscire a riacuistare il controllo delle mie azioni. riesco a pensare a una cosa soltanto: la mia lametta deve essere li, da qualche parte. e io non posso più resistere, in un attimo mi passano in testa tutti i discrsi al riguardo, tutte le mie buona intenzioni, l'anniversario senza sangue che fra pochi giorni festeggerò, spero. la voglia cresce come schiuma in un bicchiere di coca cola troppo stretto, vertiginosamente sale ed è impossibile fermarla. il senso di colpa già allunga le radici e per un momento nella mia testa si svolge una battaglia accesa tra ragione e istinto...no! no no no no e poi no! che diavolo sto facendo? che mi prende? chiudo il cassettino con un colpo e mi allontano da camera. il mio cuore batte all'impazzata, come se stessi fuggendo in uno dei peggiori incubi da qualcosa di terrificante. il respiro è molto accellerato e la mia testa sta per scoppiare. la mia bocca fa per conto suo, comincia a sussurrare senza che io possa porle un freno. -vattene, vattene via! lasciami in pace, lasciami stare! via via via, va via da me, va via-. saltello, inspiro profondamente e chiudo gli occhi. finalmente sta passando. ho voglia di piangere ma sento mancare le lacrime. ma grazie a dio se ne sta andando. ce l'ho fatta...giusto? ancora scioccata da quanto mi è successo... è questo che viene chiamato attacco di panico? e cosa lo ha scatenato? non è possibile che una mancata risposta possa farmi questo. poi mi è salito un pensiero terribile: è lui la chiave di tutto, o sono io? quel che è certo è che non lo sto facendo per lui, non me lo avrebbe mai chiesto, e io non avrei mai accettato...eppure dentro di me so che lui fa parte dei miei cambiamenti. certo non ne è nè il fine nè la causa, ma se ho deciso di abbandonare il mio guscio di dolore, che ormai si stava attaccando e fondendo con la mia pelle, be in gran parte lo devo a lui. senza fare niente di speciale mi ha resa felice, mi ha dato un'alternativa, una seconda strada da percorrere. il resto è venuto da solo, ma senza quel lasciapassare non so cosa sarebbe successo. e poi ecco la domanda che fuggo da tempo: se lui non fosse rientrato nella mia vita, avrei fatto queste scelte? avrei abbandonato Lei? avrei lasciato il mio urlo rosso sangue? o forse sarei ancora impantanata nelle stesse sabbie mobili o, peggio ci sarei sprofondata ancora più dentro? insomma sarei stata davvero capace di fare tutto da sola?

mercoledì 9 settembre 2009

ormai è quasi un mese, l'11 festeggerò la mia fuga, il mio ingresso in una me più felice. in un mese quando stavo con Lei nn succedeva niente, mi svegliavo l'1 e mi rendevo conto che 30 gg prima le cs erano esattamente le stesse, non era cambiato nulla, io ero sempre triste e avevo sempre meno voglia di vivere e meno speranze per il futuro. poi è come se avessi ricevuto una botta in testa. mi sono innamorata e improvvisamente tt le mie ossessioni mi sono sembrate cosi sciocche e prive di senso. ho riimparato a vivere, a guardare avanti, a gioire delle cs che prima neppure vedevo...ho scoperto cn mia grande sorpresa che la vita non è che una serie infinita di occasioni, un viaggio stupendo, soprattutto se hai un buon compagno con cui goderne. e, cosa piu importante che mai, mi sono sorpresa nel sentire il suono delle mie risate che quasi avevo dimenticato... davanti a me, davanti a tutte noi si apre un cammino di luce...mi raccomando testa alta e passo deciso!

domenica 30 agosto 2009

finalmente un po' di pace e di stabilità dopo aver disfatto per l'ultima volta la valigia. una lieve amarezza e tanta nostalgia delle vacanze al mare, le vacanze che mi hanno cambiato la vita. quelle che mi hanno fatto capire tutti i miei sbagli e mi hanno offerto la possibilità che non tutti hanno la fortuna di ottenere. solo venti giorni fa vivevo in un mondo doverso, domuinato dalle mie ossessioni, dalle mie paure. perchè di questo si trattava. in fondo in fondo ogni minuto era la fuga dal minuto precedente, in una corsa senza meta e senza scopo. solo venti giorni, e già mi sembra un'eternità. perchè quando si è felici, di quella felicità pura che cosi poco ci è concessa, tutto ci sembra girare per il verso giusto da sempre, e dentro ci sorge il dubbio che forse non è tutta fuori la colpa, non è tutto fuori il male. molto di esso semplicemente alberga dentro al nostro cuore, e da là allunga le sue radici velenose, fino a soffocare ogni raggio dell'anima.
ogni giorno le Sue promesse, con le quali tenta di riattirarmi a Sè sembrano sempre più sciocche e prive di senso. e se scoprire, o meglio ammettere a me stessa un disturbo alimetare è stato devastante, la stessa foza adesso mi trascina in alto verso la luce, nel vedere come fuori dal banco di nebbia il sole non si sia mai spento, aspettandomi paziente.
il nuovo, l'incognito spaventa, lo so, lo sento; ma come disse Kennedy "non trattiamo sulla base delle nostre paure"... e ora che dall'alto vedo la me stessa del passato, che insieme a molte di voi si affanna e si impantana sempre di più in una melma vischiosa, ora sento un torrente poderoso, che dalle profondità dell'anima scorre tumultuoso. è il torrente della speranza, della voglia di vivere, di vedervi vivere, di salvarvi come io sto salvando me stessa, voglia di correre verso la luce, di donarla, di ricerverla...

giovedì 27 agosto 2009

accidenti come mi manca...come mi mancate tutto, il mio vecchio modo di vivere, i miei vecchi ideali che hanno lasciato un vuoto....Lei mi manca davvero, a volte La rivorrei qua...
eccomi finalmente ad aggiornare la mia pagina di vita. da dove cominciare? sono successe tante cose, quindi comincerò e procederò cosi come le cose mi vengono in mente. ormai è dall'11 agosto che tento di allontanarLa. il percorso è difficile e pieno di tentazioni, caratterizzato da quel misto di amore e odio che provo per Lei, per me. anche con i tagli ho detto basta. e improvvisamente mi sono accorta che la mia non era la normalità. il mondo fuori dalla mia testa mi è apparso improvvisamente cosi ricco di opportunità da cogliere, di vita da vivere, di cose ancora non fatte; ma dall'altra sento di star abbandonando il mio amato guscio...e quando nuovamente ne sentirò il bisogno? che farò senza le mie lame e senza di Lei? sernto che il dolore sarà insostenibile...ho paura. un nuovo vecchio amore confonde ancora di piu ogni mio progetto, come se le cose non fossero gia abbastanza poco chiare...mah! mi sembra di camminare su una sottile lastra di vetro, sottile e lucente. grazie a tutte quelle che mi stanno aiutando in questo momento difficile, in particolare una...un bacio a tutte e un augurio grande di riscoprire con me la Vita.

lunedì 17 agosto 2009

confusa. lo so, non sono molto originale ma che posso farci? comunque dicevo...anche il motivo è abbastaza banale, amore. com'è che si gestisce? si deve dosare o lo si lascia fare come un fazzoletto al vento? esiste un modo per sfuggirlo o domarlo? ma la domanda pi importante è se l'amore ha un unico volto, tutto bene o tutto male? e se non fosse così come distinguerne le diverse tipologie e come comportarsi di conseguenza? se solo potessi avere le idee più chiare...ogni volta la stessa storia. la tensione aumenta, io faccio casino, perdo la testa e ci scappa il taglio. poi la mattina dopo siamo da capo. da una parte questa perdita di controllo mi infastidisce, mi fa paura, ma dall'altra mi attira. mi attrae l'idea di poter finalemente fidarmi di qualcuno, consegnargli le chiavi e abbassare i cancelli, lasciare il pilota utomatico e non dovermi più preoccupare di me stessa. la possibilità di sentirsi amati, anche quando si è lontani, la sicurezza di un sentimento condiviso, un legame intenso a cui non servono parole. ma come capire se stiamo facendo la giusta scelta o se stiamo firmando uno dei contratti ingannevoli della Telecom? da cosa diavolo si riconosce una/la persona giusta? i suoi occhi non hanno barriere, sono come due specchi in cui si riflette la mia immagine più bella che mai, due finestre da cui passa ogni opesero, ogni emozione; l'incavo tra la spalla e il petto, che sembra esser stato modellato sulla forma del mio capo che vi si adatta alla perfezione, ci si nasconde, ci si rifugia... ma credo che le risposta che cerco non esistano, forse paradossalmente la scelta piu logica sarebbe tiare una monetina e affidarmi alla sorte...

sabato 15 agosto 2009

dopo un po' che non facevo un giretto sui blog amici oggi ci ho dedicato del tmpo. sapete l'impressione che si da in questi blog per chi li guarda con occhi diversi dai nostr? l'idea è quella di un movimento di persone tristi tristi e sconsolate, che hanno operso la speranza ormai da tempo ma che non riescono a opporsi a cio che gli accade, a cio che loro stesse fanno accadere. ripensando a me, analizzando il percorsi che mi ha potata ad ana, all'ossessione per la magrezza e a tutte le torture che mi autoimpongo ogni giorno mi sono resa conto di varie cose. ola prima è che non esiste una colpa o un responsbile, anche se posso affermare con certezza che la mancanza d'amore o il nostro rifiuto verso di lui ne fanno certamente parte. la seconda è che nonostante nessuna di noi ricordi precisamente o sappia come tutto sia iniziato, nonostante ciò solo poche persone si domandano realmente il motivo delle proprie azioni, del proprio comportamento, del proprio umore. e la terza infine, quella che giudico piu importante perchè si tratta della soluzione. e dico davvero, non vi raccotero favole ma quello che l'esperienza personale mi ha insegnato, a me, una persona stronza, solitaria, ferita, insomma una patitrice di razza come direbbe mio padre. AMORE. questa è la vera strada, quella che porta fuori dalla depressione, quella che salva, che tutto puo cancellare e tutto puo distruggere. io nn mi considero ne una salvata ne una sopravvissuta, perche infondo il mio racconto non è altro che la testimonianza di una che ha visto la luce e che seppur ancora non l'abbia raggiunta è consapevole della sua esistenza. perche una via esiste, c'è davvero benchè molti ormai abbiano smarrito ogni dolcezza, ogni passione, ogni bagliore. " avete i colori, avete i pennelli, disegnate voi il paradiso ed entrateci".

ps. per chiunque si senta triste e abbia bisogno di uno sfogo qst post è un invito apertissimo a tutti...lasciate commenti. un baci9o e un abbraccione grande che stringa tutti coloro che soffrono per questo male sfuggente che ci accomuna.vostra Lisa

mercoledì 12 agosto 2009

tornata da poco. stanca. questi 10 giorni sono stati davvero belli, rilassanti e appaganti. adesso mi ritovo sommersa dalle valigie e dai preparativi, domani si parte per la spagna e poi di nuovo al mre dai miei friends. sono qua, in attesa.attesa della partenza, de ritorno, in attesa di vedere cojme andranno le cose importanti e di come le persone si comporteranno. parlando di cose serie...nei primi giorno ho perso 5 kg e poi ne ho ripreso uno circa. adesso sono sui 56 e oggi sto ricominciando per benino a controllarmi. per quanto riguarda Cla, il mio ex che ho rivisto al mare con cui avevo avuto una cosa abbastanza seria l'anno scorso è tornato nello scenario. inizialmente ci facevamo i dispetti, poi ho visto che lui cominciava a sentire di nuovo qualcosa per me, ho avuto paura. paura di tradire me stessa, paura di fare la scelta sbagliata. così ho deciso che fino a che ci vedremo li al mare non staremo insieme e non faremo assolutamente niente, neppure baciarci, solo affetto. poi, se davvero sarà convinto, dopo il 30, quando entrambi torneremo a casa potremo ricominciare una storia. detto cosi sembra una pazzia, e in effetti lo è ma io non posso rischiare di perdere me stessa e sono costretta a premunirmi contro il dolore che tutto può spazzare via e che so essere difficile da abbandonare e dimenticare. il 9 sera, pochi gioni fa abbiamo passato tutta la notte insieme fino alle 6 del mattino. nel parco davanti a casa mia il tempo era scomparso e ogni contatto con la realtà sembrava essersi dissolto in un desiderio inappagabile, una passione serrata da uno stretto guinzaglio e da un sentimento soffocante di affetto e coccole. avremmo voluto tanto, ma non ho voluto arrischiarmi in qualcosa di cui potrei pentirmi. ci siamo andati molto vicini all'abisso ma il ricordo di quella sera è un'immagin soltanto: un parco malilluminato, un tavolo di legno vecchio,silenzio, lui seduto, io in collo, le braccia intrecciate tra abbracci e carezze e due paia di occhi immobili, fissi nelle rispettive profondità, consapevoli di quante prte il passato ci abbia chiuso davani e di quelle che il futuro può spalancare per noi se solo lo vorremo.

domenica 26 luglio 2009

pranzo: pizza g 50------> 135
pane g 50------> 140
cetrioli g 100--->14
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tot------->289

domenica 19 luglio 2009

triste, delusa, malinconica. mi sento sbagliata, mi sento colpevole, meritevole di punizione per ciò che faccio e per ciò che sono. mi vergogno, soprattutto pensando che adesso Lei è qui, e non è fiera di me, mi guarda con sguardo torvo e di disapprovazione. scusa, ma credo di punirmi già abbstanza da sola. e tutti i miei "domani" mi suonano improvvisamente privi di significato concreto, patetici e spaventosi, nella loro inutilità nella loro falsa illusione, nella loro inesistenza. delirio, caos, voglia di andarmene per 5 minuti via da tutto, di morire per 5 minuti e tornare più grande, più decisa, più matura. tornare e capire, organizzare la mia vita, poter finalmente decidere davvero, al di là delle apparenze del mio carattere autorevole. sono una persona senza valore, inconcludente e tutto sommato insignificante, come lo è chi non arriva mai a niente. la bilancia sale e io impazzisco, una confusione di informazioni, consigli, ordini contrastanti confondono il mio tentativo di ordine. non solo ho perso la capacità decisionale, ma anche quella dell'obbedienza. non riesco più a fare ciò che mi ero preposta, a seguire un programma. vago tra il nulla e l'addio, nella nebbia più fitta, ma che concede, crudele un'ottima veduta di ogni singolo sbaglio, e ognuno di essi si trasforma in un peso, sacchi pieni di errori che mi trascino dietro, e che alla fine mi faranno inciampare, cadere, cedere e arrendermi. mi sommergeranno.

venerdì 17 luglio 2009

colazione: galletta di riso ----> 24
pranzo: pasta g 30 ----> 105
2 gallette di riso -----> 48
pomodori g 400 ------> 80
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tot------> 257

giovedì 16 luglio 2009

spuntino: schiacciata g 100 ----> 350
cena: insalata e pomodori g 400 ----> 80
cyclette ----> 100
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tot ----->330

mercoledì 15 luglio 2009

ieri sera sono rientrata a casa in anticipo. erano le 10.50, mi sono fermata sulle scale, mi sono seduta e ho preso la testa fra le mani, gli occhi chiusi. avrei voluto nascondermi là per sempre, dove nessuno avrebbe potuto trovarmi e disturbarmi. profondarmente delusa. delusa dagli amici, dalla società, da me stessa e dal mondo intero. no, in questo insieme non voglio includere la famiglia. mio padre non esiste come affetto, ma solo come simbolo, mio fratello non puo capire, mia sorella e mia madre hanno già da sole i loro problemi.
la maggior parte delle persone o sono dannose per gli altri o semplicemente sono noiose. e dato che la felicità colta nell'intimità della propria solitudine è comunque influenzata da ciò che sta fuori, mi chiedo se davvero una persona possa dirigere autonomamanete la propria vita. più conosco gli uomini più amo i cani...
colazione: acqua
pranzo: insalata g 200 ----> 40
pane g 20 -----> 60
ananas g 100 ----> 40
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tot -----> 140

lunedì 13 luglio 2009

colazione: 1 fetta biscottata ----> 30
pranzo: merluzzo g 200 ----->150
insalata g 200 -----> 40
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tot----> 220

domenica 12 luglio 2009

oggi ho ricominciato la dieta. all ora di pranzo mi sn pesata: 58.8, il solito d una settimana fa. se non altro non sono accadute catastrofi...vabe vi posto il d.a.

colazione: 3 fette biscottate ----->90
pranzo: minestra di verdura g 350----->175
pane g 30 ----->84
gelato ----->98
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tot-----> 447

sabato 11 luglio 2009

da domani tutto ricomincerà...kissà kissà cosa il futuro riserva per me...

mercoledì 8 luglio 2009

nn ho retto più. mi sono presa una settimana di pausa. so che per molti di voi che leggono il blog sembrerà un vero crimine, ma ho bisogno di rimettere la testa a posto. queste piccole ossessioni quotidiane mi stanno facendo davvero ammattire, e non lo dico scherzando.
non mi peso da domenic, e per eliminare la tentazione ho riposto la bilancia nell'armadio. ma i progetti sono ben chiari. domenica mi ripeso e vedo che è successo. sono divisa fra la curiosità e la paura...potete capire.può sembrare un tradimento, ma così non riuscivo ad andare avanti. anche restandoLe fedele non combinavo niente. in fondo è una settimana dopo 4 mesi. vi è mai capitato di desiderare che òla notte non finisse per poter versare in pace tutte le lacrime? questa non è vita...voglio ricominciare dalla prossima settimana ma con il sorriso, razionalmente. perchè una buona parte del successo è nascosta proprio laggiù, ne sono sicura.

sabato 4 luglio 2009

pranzo: pane g 50 -----> 140
minestra di verdura g 400 -----> 200
yogurt g 200 ------> 80
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tot -----> 420

tnt è tt inutile, per qnt mi sforzi nn cambia nnt..=( accetto consigli....

venerdì 3 luglio 2009

colazione: 6 biscotti ---->420
pranzo: insalata g 300 ------>60
pane g 50 ------> 140
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tot------>620

lo so, non è andata bene, migliorerò domani...

giovedì 2 luglio 2009

perchè lui non vuole andarsene? perchè la mia mente non si decide a dimenticare? vorrei obbligarla a farlo, vorrei un filtro magico per cancellare una parte della mia vita ed uno per deciderne il futuro. che rabbia!forse è perchè ancora, nonostante tutti i pensieri che ci ho fato attorno non riesco a capire davvero come è successo. come è possibile che un amore, se di quello vero si tratta, possa finire? quando si ama sembra impossibile, diciamo a noi stesse che queste sono cose che capitano agli altri, che il nostro amore non finirà mai, non lasceremo che succeda. e poi, all'improvviso ci accorgiamo di aver perso tutto. così, senza una ragione vera. è successo e basta, e quel punto interrogativo, per quanto tenteremo di nasconderlo o dimenticarlo tornerà sempre a svegliarci dalla realtà, martellando senza posa. eppure mi sembra di essermi spaccata in due. una parte vorrebbe lasciarsi morire su un letto, fra le lacrime e il sangue, con le braccia segnate e una lametta in mano, fino ad addormentarmi e a dimenticare davvero. l'altra è furiosa, farebbe a pezzi il mondo con una mazza da baseball, o meglio farebbe polpette di lui.è arrabbiata, ma soprattutto con se stessa, perchè non riesce a comandarsi come vorrebbe, indignata di fronte alle proprie debolezze. menomale k la parte predominante, quella ragionevole è la seconda, altrimenti sarei messa maluccio davvero.
per te che mi conosci forse sarà una delusione leggere quanto ho appena scritto, ma il patto che ho fatto con me stessa, non non negare mai niente di me è più forte della vergogna che provo per questa debolezza. se potessi lavare via tutto, credimi, lo farei, ma l'unica cosa che allevia il dolore del cuore è segnare di più il corpo. ti voglio bene. vi voglio bene a tutti quanti, e grazie del sostegno.
pranzo: insalata g 350 -----> 70
zucchine g 100 -----> 11
pane g 95 ------> 264
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tot------> 345

mercoledì 1 luglio 2009

pranzo: pomodori g 270 ---->53
cetrioli g 200 -----> 28
pane g 60 ------> 168
ciliege g 200 -----> 76
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tot ------->325

martedì 30 giugno 2009

spuntino: cappuccino senza schiuma -----> 90 circa
pranzo: merluzzo g 50 -----> 37
minestra di verdura g 300 -----> 150
--------
cena: cetrioli g 200 ----> 28
zucchine g 250 ----> 27
insalata g 100 -----> 20
--------
cyclette: - 75
--------
tot--->277

lunedì 29 giugno 2009

pranzo: pane g 50 ---->140
cetrioli g 120 -----> 17
yogurt g 200 -----> 84
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tot---->241

domenica 28 giugno 2009

pranzo: pizza g 100 ---> 271
budino g 100 --> 90
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cena: cetrioli g 200----->28
tot-------> 389

sabato 27 giugno 2009

primo giorno. ancora°? direte voi. già è così. come ogni drogato anch'io mi sono riproposta cento volte di cambiare le cose, di ricominciare, e scommetto che lo stesso è successo anche a voi. ma non voglio demoralizzarmi, chi mi dice che questa non sia la volta buojna che compiccio qualcosa di buono?
il lato positivo della brevità di ogni giorno è che, qualsiasi problema tu abbia non devi aspettare che un massimo di 24 ore per poter tornare alla linea di partenza, per vivere un nuovo giornoi ancora privo di errori, intonso, fiducioso nella tua buona riuscita. non dimentichiamoci mai la preziosità unica del Domani...

domenica 21 giugno 2009

Con oggi è una settimana che sono in vacanza.settimana deludente, assolutamente. credevo che con l'inizio dell'estate e delle vacanze, la mancanza di impegni rigidi e la grande quantità di tempo a disposizione le cose si sarebbero sistemate da sole. Lo speravo anche se credo già sapessi non sarebbe stato così semplice.invece è andato tutto al contrario delle mie aspettative. benchè impegnativa e stressante la scuola per lo meno mi distraeva dai miei problemi, o meglio dalle mie paranoie. nelle ore di scuola e in quelle di studio, grazie anche a tutti gli amici i pensieri bianchi, quelli privi di senso ma impossibili da annientare si sbiadivano. diventavano soltanto una patina leggera che ricopriva tutto, senza pretendere il ruolo di protagonista.
ora mi sento più stanca che mai. non faccio che gironzolare per casa, finchè alla fine mi rassegno ad appoggiarmi sul letto e la noia si impossessa di me facendomi immergere in un sonno agitato in cui mi accompagnano le mie paure. l'inerzia impregna già ogni mia cellula e la speranza di farcela, in tutti i sensi, viene da essa respinta e allontanata.
ieri però ci ho provato davvero a mettere fine a tutto quanto, a riprendere la mia vita. ho mangiato in modo regolare, per un totale di 1300 cal, apporto perfettamente noprmale per una ragazza normale. ma alla sera i timori mi hanno assalita e la bilancia mi ha rimproverata silenziosamente. mi sono rigugiata in cima al letto a castello, con la luce spenta e ho pianto senza un singhiozzo, solo lacrime discrete che si sono tuffate tra le lenzuola.
ci ho creduto tanto, ma è bastato un niente per farmi capire che ormai non si tratta più di esperimenti, di una fonte di soddisfazione o di autostima. come ho potuto pensare che le cose si sarebbero accomodate così, forzandomi e tentando di lasciarmi andare? è stato solo un supplizio, un'ennesima batosta. e oggi da brava pecora sono tornata all'ovile, alle vecchie per quanto malsane abitudini.

Perchè tanto è inutile, insensato credere he riuscirò più a sbucciare una mela senza calcolarne mentalmente peso, apporto calorico e susseguente senso di colpa.

giovedì 18 giugno 2009

vorrei urlare fuori tutto il mio dolore, e invece non trovo neppure le parole per esprimerlo. sento che sta diventando tutto troppo, che non posso più reggere tutto questo, che ho voglia di lasciare tutto e andarmene, di lasciar perdere il mondo e la vita in un sonno infinito. non svegliatemi più, non chiedo altro, lasciatemi in pace. ho perso tutto l'entusiasmo, l'energia, la voglia di fare e costruire, ormai tutto questo non mi importa più. Lei non mi vuole, inutilwe continuare a cercarla, ma la sua assenza lascia spazio soltanto a un grosso fallimento e a una delusione profonda. la Sua eco continua a rimbombare dentro la mia testa, frastornata da troppi rumori contrastanti. dicevi che saresti stata un nuovo inizio, ma sei solo l'inizio di un altro fallimento, che mi perseguita in ogni specchio, in ogni cosa che entra nella mia bocca. tutto mi ricorda di quanto non sono all'altezza, di quanto non riesco a conquistare e di quanto sia debole infondo. Mi sta uccidendo, giorno dopo giorno gli sbagli pesano sempre di più, finchè mi schiacceranno e di me resterà soltanto il contorno di un grosso errore...

martedì 16 giugno 2009

Come in ogni religione vi è l'espiazione. pentimento, desiderio di rimettere tutto a posto. Si corre al bagno. Ci si inginocchia di fronte a quest dea che ormai fa parte di noi, questa dea che nessuno conosce e che ci appartiene almeno quanto noi ormai apparteniamo a Lei. Tentiamo di espiare le nostre colpe. Ma Lei non perdona, lo sappiamo già. Ma nonostante ciò le regaliamo noi stesse, c offriamo a Lei, gli doniamo tutte noi stesse. Io aspetto ancora che si accorga di me, ma la comunità delle fedeli mi contiene già. La devozione per Lei fa parte di me. E come ogni cane, dopo le bastonate si lecca le ferite, ma alla fine torna dal padrone...in attesa del miracolo.

sabato 13 giugno 2009

dopo tqnto attendere finalmente anche la scuola ha dato forfè e ha chiuso i battenti. come spesso accade mi sono ritrovata a contemplare il passare degli ultimi giorni senza rendermene realmente conto e la fine, come inaspettata mi ha trovata impreparata.
sono giorni che cerco un lavoretto per l'estate, un'occupazione che mi impedisca di sentirmi inutile, pigra e senza scopo. ma non voglio tornare a lavorare dai miei. so che sono i miei genitori ma mi sembra di ricevere la carità e invece io cerco un lavoro per acquistare dignità, non per perderne. oggi infine mi sono decisa. ho stampato un curriculum scritto da me e mi sono diretta verso "Brandy", un negozio del centro che cerca una commessa. ero agitata all'idea di farlo davvero: consegnare quella cartelletta blu equivaleva a mettermi in gioco davvero, rendere concreti i progetti e le speranze. Poi, sull'autobus, mentre ascoltavo la musica con l'ipod nelle orecchie, un vecchietto grasso e sudato mi ha rivolto la parola. voleva farmi i complimenti per la mia elaborata pettinatura a nido d'ape. - dovresti fare dei concorsi per pettinature così, davvero carina. tanto si prova, e se va male si torna a casa, ma almeno ci si è provato.- al di là dei concorsi per aspiranti parrucchieri e i blaterii su concorsi e capelli, il discorso aveva un suo senso, e sul momento non ho potuto fare a meno di considerarlo un segno. e anche se so che da Brandy non chiameranno mai, per via dell'età, delle molte candidate e di moltre altre ragioni, sono felice di averci provato. e qui ci vuole un "repetita iuvant" come ama ripetere la mia prof di latino e greco, la Tamba. chissà che a forza di provare, non imbrocchi una volta la strada giusta.

mercoledì 10 giugno 2009

davvero tutte le cose prima o dopo finiscono?
quante di queste falliscono, quante terminano con un trionfo?
e quelle che trionfano finiscono davvero?
e quelle che falliscono, quante volte ancora saranno cominciate di nuovo?
esiste un trionfo definitivo?
e un fallimento che ci lasci a terra per sempre?

no, certe cose non terminano mai. è un ciclo perpetuo. tentativo- vittoria- euforia- tentativo successivo- caduta-amarezza-tentativo-tentativo-piccola vittoria- tentativo-piccola vittoria-grande vittoria- tentativo-caduta-amarezza-ancora amarezza...non c'è niente al mondo che possa davvero, una volta per tutte mettere la parola fine, quella che infondo ai cartoni avevamo imparato a memoria, the end...peccato che la ita non sia un cartone, e che il nastro non trovi mai taglio. fortunatamente, purtroppo. dipende.

domenica 7 giugno 2009

ehi matte, questo post è per te. adesso che conosci questo blog spero farai finta che non sia cosi. le cose che ci sono scritte sn tutta me stessa. sono la verità. nient'altro. non giudicarle, loro non sono state scritte per questo, ma solo come rappresentazione un op segreta della me che non mostro tutti i giorni. non far conoscere questo blog a nessuno perfavore. ci yho scritto cose che non tutti sanno e che preferirei tenere per me...lascia commenti con le cs che pensi, mi fara piacere leggerli.un bacione.

venerdì 5 giugno 2009

Finalmente un po' di pace. passato il compito di matematica, anche se ancora non è il 13 posso dire che per me le vacanze sono già iniziate. Lei è tornata da me e adesso mi sento molto meglio. in questi giorni di elezioni salto scuola e potrò andare a correre qualche volta. tutta questa tranquillità, questa calma mi sembrano irreali, dopo tanto lavoro, tante preoccupazioni. oggi esco con l'Eli, una mia compagna di classe davvero divertente e fra poco devo andare a vestirmi. per questa estate mi piacerebbe davvero trovare un lavoretto che non sia nel negozio dei miei, così da poter fare un po' di soldi per conto mio e poterli spendere come mi pare, ma sotto i 18 anni è molto difficile e non credo troverò niente. vabe, vuol dire che mi dedicherò all'attività fisica, al relax, al disegno. a proposito, in questi giorni di dolore e confusione ho fatto un grosso disegno che voglio attaccare in camera. probabilmente aveva raagione quello che diceva che tutti gli artisti sono un po' infelici e tristi. anche a me i lavori migliori riescono solo quando sto soffrendo tanto. giudicate voi come mi sentivo nei giorni scorsi...

mercoledì 3 giugno 2009

scusami amore. scusa perchè ti ho tradita. ho perso la fiducia che mi lega a te. e sono caduta. mai più. se potessi deciderlo adesso non ti abbandonerei più. io ricomincio con te il mio cammino infinito. tu non lasciare la mano che ci unisce. guidami e sostienimi e io t seguirò, ad occhi chiusi lo farò.
ogni cosa va a rotoli. ed è inutile cercare altre vie. le scorciatoie non esistono, come non esistono i sinonimi.e solo la via del dolore è sincera. lei non delude mai. mette in tavola le sue offerte e le sue richieste e fa fede alla parola data. e allora non resta altro, se non chinare la testa e inabissarsi, sperando di riuscire dopo un lungo tragitto a tirare la testa fuori. 1,2,3 un respirone e tutt0 comincia...

sabato 30 maggio 2009

se ce l'avevo fatta una volta avrei potuto farlo ancora. 7 kg in un mese erano più che possibili da buttare giù. ma anche allora non avevo calcolato abbastanza. nonostante tutti i conti sulle calorie, i pesi, le energie, non sapevo quanto mi sarebbero costate le battaglie che mi attendevano. sicuramente adesso ne ho un'idea molto più chiara anche se credo che questa confessione non risolverà niente.
autolesionismo, principio di una condotta alimentare tendente all'anoressia e alla bulimia, confusione sull'identità sessuale...le cose si sono susseguite in un ordine che mi sembrava lo svolgersi di un destino già scritto da tempo. ma non sono le mie follie il problema, quanto il non riuscire ad assecondarle. i continui fallimenti e insuccessi fanno di me una persona frustrata e delusa, prima di tutto dalla vita, dalla sua ingiustizia, da me stessa e da tutte le persone che conosco, tutte inconsapevoli spettatori di uno spettacolo macabro e crudele. e cos' continuo a trascinare la mia esistenza. i giorni sono scanditi dalle interrogazioni e le preoccupazioni per la scuola. i giorni divisi in base alle ore. so che se non mangio per un determinato numero di ore3 il mio corpo brucerà un numero di calorie, le converto in grammi. riconteggio mentalmente le calorie che ho ingerito, mai più di 500 al giorno, nei periodi di crisi 700, nei periodi di controllo 300. pochi etti in più o meno sulla bilancia determinano il mio umore per il resto della giornata. e poco importa se fuori il sole è alto e gli adolescenti corrono in centro a fare spese e kiakkere. io resto ingabbiata in un mondo solo mio, che sta tutto dentro la mia testa. la bilancia accanto al letto, bilancia di precisione, è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio, l'ultimo desiderio che la notte mi culla...diceva Maz Pezzali, peccato che lui parlasse del suo amore. successi e fallimenti sono sottolineati dall'ansia che precede la pesata, che verifico ogni giorno almeno 4 volte. io la chiamo l'ansia da bilancia. e pensare che molte persone provano lo stesso sentimento di paura mista a preoccupazione per interrogazioni o compiti in classe. io no. di fronte a uqelle prove resto impassibile. e così gli altri mi credono forte. ma la verotà è che non sono più sicura di esserlo. ma l'aiuto che cerco, celato dietro un muro d'orgoglio, non esiste davvero. nessuno potrebbe davvero risolvere tutto questo. fra poco comincerà l'estate. i tempi stringono ed io ormai temo la me stessa di domani. temo in anticipo le sue paure e le sue porte chiuse, il bicchiere sul mobiletto del bagno e il the della mattina. ma soprattutto temo i suoi sbagli. si dice che domani è un altro giorno, ancora privo di errori, ma se l'errore non fosse che una scenografia sulla quale mi muovo incerta? se il marcio risiedesse alla base? forse meglio allora accettare tutte queste "patologie" come una parte di me. come si accetta i capelli ricci o un neo sulla fronte. forse un giorno sulla carta d'identità accanto all'altessa ci sarà una casella con scritto Anoressica/Bulimica/autolesionista, e non ci resterà che barrare con una crocetta ciò che ormai farà parte della quotidianità.
Forse solo oggi ho capito. e forse domani mi chiederò come mai abbia scritto qua tutte queste sciocchezze. accuserò un momento passeggero di crisi, ma in fondo in fondo, saprò che è solo un frammento di lucidità. l'ossessione per il cibo, il rapporto di amore-odio, la quantità di tempo che dedico a pianificare nuovi regimi alimentari e molte altre cose, come il vomito, le abbuffate, il senso di colpa ecc. non sono cose normali. oggi forse dopo l'ennesima crisi ho socchiuso gli occhi. non dico di averli aperti del tutto ma comunque comincio a rendermi conto. il quadro generale è allarmante, nonostante il velo di normalità sottto cui lo vedo io. a me sembra tutto normale. ma la verità è che è solo un'illusione. le persone che sanno di me restano sconvolte, non si aspettano di sentire ciò che sono davvero, si spaventano, e nella maggior parte dei casi fuggono da me e non affrontano più argomenti seri. da che avevo 6 anni mi sono resa conto di essere diversa dagli altri coetanei, e non sempre in senso buono. alle elementari ero la bambina vestita come una nonna che gli altri emarginavano e prendevano in giro per sentisi più grandi. alle medie ero la ragazzina sfigata. adesso ho imparato come si indossa una maschera. ma sotto di essa io sono sempre la stessa. ed è inutile pensare che i vestiti o le false opinioni possano rendere una persona diversa da come è in realtà. tutto questo è finito per essere classificato da me come "normale", "ordinario". che altro avrei potuto fare? convivo con me stessa da 15 anni, non mi sorprendo più. ma da qualche tempoa questa parte le domande cominciano ad accavallarsi. e non mi riferisco ai dubbi sulla maglietta blu o sul pantalone corto. l'anno scorso in un delirio di onnipotenza post esame ho cominciato a pretendere sempre di più da me stessa. mi sono messa alla prova. ma ogni vittoria mi rendeva sempre più cieca, incapace di distinguere i limiti. e quando la curiosità si è indirizzata sul mio corpo, non sapevo ancora di quanto questa prova fosse difficile, di quanto diversa si sarebbe dimostrata dalle precedenti. un amore sbagliato e una crisi del rapporto con il cibo, di cui amo attribuire la colpa ai miei genitori che mi hanno sequestrato bilance e quadernini, mi hanno dato un duro colpo. ma io non sono fatta per rinunciare, per rassegnarmi.

giovedì 28 maggio 2009

Non potete immaginare le risate che mi sono fatta mentre leggendo una rivista di scemate ho trovato in poche parole il riassunto della vera razionalità....

c'era una volta, in un paese lontano, una bella principessa indipendente e sicura di sè. un giorno, mentre stava seduta vicino a un laghetto nei pressi del suo castello, vide una rana che le saltò in grembo e disse: - elegante signora, io ero un bel principe finchè una strega mi fece un incantesimo. un bacio da te, e io tornerò a essere il bel principe che sono. così ci potremo sposare e mettere su casa nel tuo castello insieme a mia madre, e tu potrai cucinare per me e lavarmi i vestiti, portare nel tuo grembo i miei figli ed essermi per sempre grata.- quella sera la principessa, mentre cenava beatamente con gambe di rana saltate in padella, ridacchiò pensando tra sè: "col BIIIIIIPPP."

ahah

sabato 23 maggio 2009

oggi è stata una giornata orribile. già mecchiata da ieri sera che mi sono lasciata andare e ho mangiato a cena. potete immaginare il senso di colpa. così oggi non ho mangiato niente. a colazione come sempre ho bevuto una tazza di te verde senza zucchero e una tazzina di caffè amaro. per il pranzo ho telefonato a mia madre e gli ho detto che mi fermavo a mangiare fuori. ho fatto unapasseggiata e ripassato storia. alle 2 ero a casa. ho passato il pomeriggio a fare matematica, capendo la metà delle cose e lasciando molti esercizi irrisolti. adesso sono esausta, triste e senza alcuna voglia di fare le due versioni di greco e le pagine di storia...non ho parole...ho voglia di tagliarmi. l'altro giorno ero scalza sul divano e mio padre ha visto un taglio sotto il piede sinistro. mi ha chiesto come era successo e io gli ho subito inventato una balla, ma mia madre che sa del mio autolesionismo, ha capito. la sera è venuta in camera mia. perlavo a voce bassa quasi sussurrando. i suoi occhi erano terrorizzati, come quelli di una preda messa all'angolo. e mentre io mi pettinavo lei era li che si affannava tra preghiere e minacce. voleva che io giurassi di non farlo più, minacciava di dirlo a mio padre. io mi sono voltata e con la faccia impassibile e la voce ferma gli ho detto che non volevo giurare qualcosa di cui non ero convinta, e che se doveva ricattarmi cosi poteva allora dirlo al babbo. se n'è andata, ma so la notte ha dormito male...mi ha fatto pena, forse in lei ho rivisto la razionalità che ho perso. la realtà dalla quale mi sono così testardamente allontanata. da una parte avrei voluto abbracciarla, consolarla, sembrava una bimba spaventata. dall'altra gioivo, che per la prima volta si preoccupasse davvero per me, che stesse facendo davvero la mamma, un po anche che soffrisse. perchè se è vero che ho fatto tutto io, lei e tutti gli altri non hanno fatto niente per arginare questo e altri fenomeni...vorrei andarmene da tutto e da tutti, dalla recita quotidiana, dai tormenti, dal controllo che mi ha imprigionata con le sbarre del senso di colpa, dalla morale, da ciò che è opportuno fare...vorrei solo trovare qualcuno al mio fianco, qualcuno come me, che mi comprenda, mi condivida, e con me percorra questa lunga e accidentata strada di cui io non vedo la meta...

venerdì 22 maggio 2009

ahahaha lo so, sn una pigrona. è da dieci giorni che non scrivo, ma non crediate sia solo la pigrizia, la mia mancanza di ispirazione deprime anche me. sarà che stamattina avevo il tema e l'ho usata tutta lì. in attesa di qualche schizzeria della mia testa confusa...un bacione a tutti.

mercoledì 13 maggio 2009

lettera all'anoressia

vi posto qua questa lettera, trovata in un blog oggi pomeriggio. non commento, in nessun modo, lascio a voi i commenti. a me ha toccato il cuore. una parte di me è ritratta qua sotto...

Cara anoressia,
in realtà non sei affatto “cara”. E neanche semplicemente “anoressia”. Sei l’infernale compagna che ritrovo nel mio letto ogni mattina, ma non ti lasci stringere. Perché adesso mi hai già stretta nella tua morsa, e sono io quella che non riesce a muoversi. E non riesco a respirare perché hai spinto la mia testa sotto l’acqua. L’hai fatto perché, sotto la superficie dell’acqua, tutti i segnali dal mondo esterno arrivano attutiti, così speravi che io potessi continuare a non accorgermi di niente per tutta la vita. Eppure non mi hai annegata, perché avevi bisogno di me. E io non ho rialzato subito la testa, perché avevo bisogno di te.
Ma adesso lo so: per quanto possiamo somigliarci, non siamo la stessa persona. Per tanto tempo mi hai fatto sognare di essere diversa da tutte le altre ragazze. Mi hai fatto sognare di sentirmi forte, soddisfatta, sicura di me. Allora pensavo che fosse divertente essere differente, ma a lungo termine ho scoperto che non è affatto così. Tanti anni lo stesso sogno… e la cosa peggiore è stata al mattino di quella lunga notte, quando di fronte al tavolo di una dottoressa mi sono svegliata. E allora mi sono accorta che era vero. Che, sì, ero davvero diversa. Ma non diversa come avrei voluto. Non diversa nell’accezione positiva della parola. Non diversa come avevi promesso di farmi diventare.
Perché non hai mantenuto le tue promesse? Perché mi hai fatta salire sulla vetta di una montagna per poi spingermi di sotto? Perché mi hai raccontato bugie così simili alla verità che ho inevitabilmente finito per crederci? E, come al solito, non hai risposte alle mie domande. Mi avevi detto che eri tu la risposta. Ma più vado avanti, più vedo che restano solo interrogativi. Hai preteso e hai preso tante cose da me, ma non me ne hai restituita indietro neanche una. Dov’è la mia adolescenza? Tutte le cose che avrei potuto vivere e che non ho vissuto? Mi hai rinchiusa in una bolla di sapone. Era bella e io lì dentro credevo di essere felice. Ma mi isolava dal resto del mondo. E adesso che la bolla è scoppiata, non rimane niente. Neanche il riflesso. Neanche uno spicchio della felicità che mi avevi promesso.
Sono arrabbiata con te, lo sai? Sì, sono arrabbiata. Sono arrabbiata perché alla fine non ho avuto niente di quello che mi aspettavo da te. Mi hai illusa e presa in giro. Mi hai dato un qualcosa di effimero facendomi credere che fosse granitico. Mi hai mentito. Mi hai ferita. Mi hai fatto passare i momenti peggiori della mia vita. Dovevi essere un nuovo inizio, sei stata l’inizio della fine.
Sono arrabbiata perché hai distrutto quello che ero e quello che avrei potuto essere. Perché tuttora non te ne vai del tutto dalla mia testa e mi fai vivere una vita a metà. Perché mi hai rubato anni, possibilità, scelte. Perché mi hai rubata.
E sono molto arrabbiata con te, sì, molto arrabbiata, non semplicemente per quello che hai fatto a me, ma anche per quello che hai fatto alle presone che mi stavano intorno. Mi hai fatto fare terra bruciata. E hai fatto soffrire la mia famiglia, le uniche persone che mi abbiano mai amata incondizionatamente, gli hai inferto la più grande sofferenza della loro vita, li hai fatti piangere, preoccuparsi, sentirsi in colpa, stare male, passare notti insonni ad interrogarsi sui loro inesistenti sbagli… Loro, che non avevano fatto niente di male, niente di errato… perché ti ci sei accanita? Non glielo dovevi fare. Non ne avevi alcun diritto. Avevi me, ma non ti è bastato. Ti sei voluta riflettere anche su di loro. E sono molto arrabbiata per questo. Perché potevi distruggermi, ma non avresti dovuto sfiorare la mia famiglia neanche con un dito. Era una cosa tra me e te. Ma tu non ti sei tenuta ai patti. Hai voluto colpire anche loro. E io, impotente, sono rimasta a guardare. Sono molto arrabbiata perché mi hai impedito di reagire.
Ma non ti sei fermata qui.
Il mio migliore amico del cuore, quasi un fratello per me… in maniera ancora più subdola, hai trovato il modo di portarmi via anche lui. Come potrei non essere arrabbiata con te? Era come un fratello, e mi hai strappato anche lui.
Ma soprattutto, cara anoressia, la cosa che mi fa più incazzare è un’altra. È un’altra la cosa per cui ti odio. Ti odio perché mi hai resa felice. Ti odio perché mentre restringevo mi hai fatto provare una felicità che non avevo mai provato prima in vita mia e che non ho più ritrovato da quando ho smesso di restringere. Ti odio perché mi hai resa davvero felice, soddisfatta, tranquilla, in pace con me stessa. Ti odio perché mi hai fatta sentire forte, sicura, capace di controllo. Ti odio perché tutto questo è stato effimero, perché per forza di cose non può che esserlo, ma mi davi la sensazione che avrebbe potuto durare per sempre. Ti odio perché mi hai fatto apprezzare il mio corpo solo quando ero a XX Kg. Ti odio perché mi hai fatto passare momenti in cui mi sentivo onnipotente. Ti odio perché tutto questo mi è piaciuto. Ti odio perché, nonostante tutto il male che mi hai fatto, continuo ancora a pensare che il periodo in cui ho ristretto è stato il migliore della mia vita. Lo capisci? Ti odio perché sei stata il mio sbaglio più grande… ma che rifarei. Eppure, cara mia, eppure adesso lo so che non sei altro che un falso. Un falso così verosimile da poter davvero sembrare la realtà. Ma non lo sei. Purtroppo non lo sei. Per fortuna non lo sei. E te lo scrivo con la morte nel cuore… ma con la voglia di trovare una vita davanti. Potrei tornare da te in qualsiasi momento, e sarebbe davvero la cosa più semplice da fare… ma proverò a stare lontana da te per tutto il resto della mia vita, e sarà davvero la cosa più coraggiosa che possa fare. Cara anoressia, mi hai proprio scocciata. Se ti azzardi a farmi venire ancora paranoie, ti mando a quel paese. Hai il barbaro coraggio d’insinuarti subdolamente nella mia testa e di dire a me che non ho capito niente, come se l’avessi fatto tu. Ma cosa vuoi ancora da me? Perché non mi lasci in pace? Vai dove diavolo vuoi, non voglio chiederti più niente.
Ed ora che mi sto arrendendo, ecco qui la risposta.
Ora sì che devo mangiare, e se ti arrabbi, se mi dici di restringere, mangerò te. Puoi reagire come vuoi, puoi cercare di farmi venire tutte le ansie peggiori, non m’interessa, puoi urlare e minacciarmi quanto vuoi, non mi tange minimamente.
Anoressia, lo vuoi capire che adesso sei solo un peso? Sì, proprio tu, un peso! Tu, che hai sempre cercato di non (far) pesare niente… Sei falsa, bugiarda, e non mi va proprio giù questo tuo atteggiamento forzato, non voglio darti la soddisfazione di vedermi restringere, non te lo meriti, non ti meriti le mie lacrime e i miei dolori, perché non devo ancora fare qualcosa per te o darti qualcosa, e tu cosa mi stai dando ora come ora? Dimmelo, perché io adesso non vedo più niente. Solo giorni fatti di ossessione e di vuoto. Oggi sarò cattiva, giuro, e stai attenta a cosa cercherai di mettermi in testa se ti dovessi incavolare, pesa bene le parole, non si sa mai.
Da adesso in poi non te la darò mai più vinta. Certo, alcuni giorni starò peggio, avrò voglia di ricominciare a restringere, di farla finita, ma non mi arrenderò, te lo assicuro. Cadrò e sarò capace di rialzarmi. Sono pronta a dare battaglia.
È bella la tua perfezione, ma è spersonalizzata, dai sicurezza e senso di controllo, ma qui dentro mi lasci solo un gran vuoto e un gran freddo. Vattene, anoressia, non ti permetto più di dominare la mia vita. Oggi vediamo chi è più forte tra noi due, vediamo se occorrono le cattive per ottenere qualcosa da te, lo vedi, mi rimbocco le maniche… ti sto aspettando.
Tua (non più)
basta così. non ce la faccio davvero. il peso non cala e io mi sento sempre più frustrata e insoddisfatta. ho voglia d mollare tutto, di scappare, di nascondermi. in un buco profondo, in una macchia scura, in un posto lontano, e chiudere gli occhi. ma non posso, perchè abbandonare significherebbe fallire, e questo farebbe ancora più male. e per una strana combinazione di logica e follia, mi ritrovo chiusa in una gabbia che io stessa mi sono costruita atttorno nel tentativo di fare qualcosa di superiore. un paio di manette invisibili mi legano le mani, mi stringono i polsi come solo loro possono fare. incatenano la mia libertà, mentre l'apparenza si affanna per tappare i buchi e le lacune che continuamente si aprono senza tregua. mi sento sola, mi sento fallita, mi sento sbagliata. ma una via d'uscita, una porticina secondaria per andarmene di soppiatto non c'è. la strada procede diritta, senza possibilità di fuga. è come un treno che può solo seguire le rotaie, mentre il capotreno conserva l'illusione di essere lui a guidarlo...ma è un'illusione amara, segnata dalla consapevolezza di come stanno veramente le cose. non so più cosa fare, oggi mentre ero a casa sola ho pensato di scappare, di andarmene da tutto, e non in senso figurato. poi mi è venuto in mente di dire tutto a qualcuno. ma chi potrebbe capire? chi potrebbe realmente aiutarmi? schiacciata da un peso esagerato, annaspo finchè vengo sopraffatta dalle forze contrarie, e anche la punta della mano viene sommersa dalle onde infuriate, e il mio corpo trascinato giù.

lunedì 11 maggio 2009

decisamente stanca. troppe fatiche tutte assieme, sia mentali che fisiche. sento che sto per sclerare. da giorni cerco d tornare al mio peso minimo, 55.2. oggi prima di pranzo, l'ora migliore per me, ero 55.9. finalmente dp un po di giorni a base di pasti leggeri sto tornando sulle vecchie spiaggie...aspettando domani solo per quel breve momento, spero toccherò i 55.2 o meno, anche se ci credo poco. vabe, devo essere forte, se non sarà domani sarà sicuramente il giorno dopo. tenendo duro avrò le mie soddisfazioni.
passando al sociale e alla vita normale, alla vita apparente. a scuola le interrogazioni vanno a raffiche e tra compiti e impegni ho una nuvola scura di preoccupazione che mi accompagna per la strada.
negli ultimi giorni ho riflettuto molto. era già da un po' che mi facevo domande, che sentivo un qualxosa nell'aria, qualcosa di indefinibile. credo di avere della confusione in testa, ma come si dice, il dubbio è uno dei nomi dell'inteligenza. non mi sento più attratta da nessuno dei ragazzi che conosco, neanche da quelli davvero carini o molto divertenti e simpatici. provo affetto, rqabbia, disprezzo o pietà. ma la mancanza di una qualsiasi forma di amore mi ha messo di fronte a tanti punti interrogativi...amore non come sentimento profondo, ma come quella sensazione strana che senti quando ti trovi di fronte a una persona che rispetti e ammiri, per quelle persone per cui senti un timore reverenziale, quelle che ti sembrano senza difetti, creature tendenti all'astratto...i miei pensieri li avrete già in parte decifrati da soli, senza bisogno di parole esplicite. proprio adesso, mentre scrivo queste cose mi rendo conto di come sia difficile dire le poche parole che davvero contano: sono lesbica o bisex? chissà quanto scalpore se lo dicessi in tono serio, con aria un po' confidenziale al mondo, oltre che scriverlo(?). crisi adolescenziali? rivolta ormonale? tutto ciò che posso dirvi è: può darsi. forse si tratta solo di un pensiero passeggero, che svanirà via senza tracce, ma nonostante sia tale, non potete capire che piacere scriverlo qui, nel mio piccolo ritaglio di intimità...

domenica 10 maggio 2009

finalmente sono riuscita ad aggiungere il contapeso! se lo volete vedere è in fondo alla pagina, sopra la mia foto. un bacio e ditemi se vi piace.

sabato 9 maggio 2009

accidenti quanto tempo che non scrivo! spero avrete ancora un po' di pazienza e mi perdonerete nonostante io abbia trascurato troppo a lungo questo angoletto.
maggio è un mese strano, un mese di attesa direi. attesa per la fine della scuola, per l'estate, per la pagella di fine anno. si resta per giorni col fiato sospeso, come se dopo il 30 dovesse scendere dal cielo la vergine maria. e invece poi non succede niente di speciale. la scuola sì finisce, l'estate comincia davvero, ma ci rendiamo conto che ciò che più ci ha annebbiato il cervello è stata l'illusione, la speranza di qualcosa che neppure noi sapremo definire. e mentre tentiamo di far scorrere il tempo più alla svelta, ansiosi e svogliati, ci dimentichiamo che è proprio questo periodo più bello. forse anche meglio delle vacanze stesse. e già, perchè chi di voi sa davvero godersele? le prime settimane si passano attendendo di andare al mare. e intanto il te3mpo scivola via e dopo neppure 15 giorni siamo già annoiati da capo.al mare c si spatascia su un lettino, o si gioca a carte con i pochi superstiti del primo pomeriggio.dopo il mare, tornati a casa ecco che cominciano i pensieri per la scuola che inevitabilmente sta per tornare a tormentarci. ed ecco inoltre che rimpiangiamo il mese di maggio, quando tutto stava per cominciare, quando ancora avevamo la possibilità di scegliere cosa fare dei 90 giorni all'orizzonte. ma nessuno capirà mai che il tempo migliore è il tempo presente, e che il miglior posto per comiciare è dove sei.

venerdì 1 maggio 2009


la settimana scorsa, più precisamente domenica mi sono tagliata i capelli raga! era da quando avevo 8 ann che non facevo un taglio così drastico. sarà stata la voglia di farcela, di cambiare, di osare.- fatto stà che ho preso le forbici e ho fatto tutto da sola, che tanto i parrucchieri non ti accontentano mai. a voi i giudizi...
stamattina mi sono svegliata con un moto di speranza nel cuore. PropertyOfAna ha ragione, per coincidenza oggi è anche il primo giorno del mese, il giorno migliore per rimettersi a posto. entrando sul blog ho visto che quasi per ogni mio post c'è almeno un commento! davvero grazie a tutti quelli che hanno scritto qualcosa. via via vado a fare un giretto sui miei blog amici. un bacione a tutti quelli che mi seguono!

giovedì 30 aprile 2009

il mio controllo si è incrinato e poi è andato in mille pezzettini. e io ho paura, paura di non recuperarlo mai più...paura e frustrazione, insoddisfazione e senso di colpa. da domani ricomincio, domani è un nuovo inizio. chissà quante persone si fanno questa promessa ogni giorno per il successivo. drogati, bulimiche, anoressiche, ubriaconi e co. ma c'è davvero qualcuno che riesce poi a mantenerle? be, spero di farcela davvero. in ogni caso cosi non va, no, non va. devo impegnarci tutte le mie forze e ripartire più determinata e testarda di prima.nessuna concessione. dove la mente ne permette una ne permetterà due, e quando ti accorgi di aver rovinato un sacco di cs non sai più come tornare indietro...i will stay strong, i trust in it...mi sembra di cadere da una rupe altissima, tanto alta che il mio volo non si ferma più. e ormai non posso fare altro che attendere rassegnata l'arrivo del tonfo...

mercoledì 29 aprile 2009

le cento verità

01. ultima cosa che hai bevuto: acqua
02. ultima chiamata: Giulia, una compagna d classe x compiti
03. ultimo messaggio: Silvia, una del gruppo del volontariato
04. ultima canzone ascoltata: Pezzi di vetro, de gregori
05. ultima volta che hai pianto: la settimana scorsa, dopo l'ultima vomitata...
06. hai mai frequentato due persone contemporaneamente? anche più di due...ihih
07. sei mai stato tradito? purtroppo si
08. hai mai baciato qualcuno e poi ti sei pentito? si
09. hai perso qualcuno di speciale? si
10. sei mai stato depresso? piu d una volta
11. ti sei mai ubriacato e poi hai vomitato? ubriacata si, peccat k poi ho tenuto tt dentro
ELENCA TRE COLORI CHE TI PIACCIONO:
12. arancione
13. rosso
14. bianco

QUEST ANNO HAI :
( l'anno lo intendo da gennaio )
15. fatto nuove conoscenze? si
16. smesso di amare qualcuno?si
17. riso fino a piangere? si!
18. incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita? si
19. capito chi sono i tuoi veri amici? alle persone provo subito la febbre...
20. beccato qualcuno che stava parlando di te? ho okki e orekkie dappertutto...
21. baciato un tuo amico? no, patti kiari amicizia lunga
22. quante persone tra i tuoi amici di facebook conosci realmente? nn ho facebook
23.quanti bambini vuoi avere? nessuno
24. hai animali domestici? famiglia a parte no
25. vuoi cambiare il tuo nome? mi accontentopizzata cn gli amici
28. a che ora ti sei svegliato stamattina? 6.04
29. che stavi facendo la notte scorsa a mezzanotte? a nanna!
30. qual è la cosa per la quale non riesci ad aspettare? pesarmi qnd arrivo a casa prima d pranzo
31. l'ultima volta che hai visto tuo padre? un quarto d'ora fa
32. qual è la cosa che ti auguri di cambiare nella tua vita? spero d cambiare ogni giorno, evolvendomi senza mai fermarmi
33. che cosa stai ascoltando ora? Niente
34. hai mai parlato con una persona che si chiama tommaso? Si
35. che cosa ti da su i nervi in questo momento? la rfustrazione d nn riuscire a raggiungere un obiettivo seppur utilizzando mlt energie x il suo raggiungimento...uffa!
36. la pagina web più visitata? il mio blog
37. qual'è il tuo vero nome? Lisa
38. Soprannome? Sasa o normalmente il mio nome
39. sei fidanzato? no, fortunatamente direi
40. segno zodiacale? acquario
41. uomo donna o transessuale? donna
42. scuole elementari? martin luther king
43. medie? barsantiliceo classico galileo
colore dei capelli? biondo scurocorti da poko, sotto l'orekkio
47. altezza? 1.64
48. hai una cotta per qualcuno? no
49. cosa ti piace di te? Tutto tranne il corpo
50. piercings? naso e orekkie
51. tatuaggi? nn ancora...
52. sei di destra o di sinistra? la politica mi annoia sn per me e basta
PRIME VOLTE:
53. Prima operazione? mai ftt una x fortuna
54. Primo piercing? 13 anni
55. Primo miglior amico? diletta
56. Primo sport a cui hai partecipato? Nuoto
57. Primo animale domestico? mai avuto
58. prima vacanza? viareggio
59. primo concerto? mai andata, preferisco il comodo divano
60. prima cotta? Luca, alle medie
IN QUESTO MOMENTO:
61. stai mangiando? no
62. stai bevendo? no
63. sei sul punto di? leggere un articolo
64. stai ascoltando? nnt
65. stai aspettando? cm tt i gg aspetto l'irrealizzabile
IL TUO FUTURO :
66. vuoi bambini? no
67. vuoi sposarti? no
68. la carriera che hai in mente? medico
COS'E' MEGLIO :
69. labbra o occhi → labbra
70. abbracci o baci→ baci
71. alto/a o basso/a→ alto
72. più giovane o più vecchio/a → piu vekkio
73. romantico/a o spontaneo/a→ entrambi
74. una bella pancia o belle braccia → bella pancia
75. sensibile o esuberante→ entrambi
76. storiella o relazione seria→ dipende
77. provocatore o indeciso → prvocatore, odio gli indecisi, nn li sopporto proprio
HAI MAI :
78. baciato una persona che non conoscevi → si
79. bevuto un liquore forte → si
80. perso gli occhiali o le lenti a contatto → siii!
81. fatto sesso al primo appuntamento → no
82. spezzato il cuore di qualcuno → si...=(
83. avuto il tuo cuore spezzato → Si...=(
84. ti sei mai ubriacato → ahaha solo una volta
85. sei mai stato arrestato →Non ancora...
86. buttato giù qualcuno → Si, in tt i sensi
87. pianto per la morte di qualcuno → si
88. avuto una cotta per un/una tuo/a amico/a? → si

CREdi:
89. in te --> piu k in kiunque altro
90 nei miracoli → no
91. nell'amore a prima vista →si
92. nel paradiso→no
93 in Babbo Natale→ no
94. nel Karma→no
95. nel bacio al primo appuntamento? si
96. negli angeli? no
RISPONDI SINCERAMENTE:
97. C'è una persona che vorresti fosse lì con te? si, il mio amico matteo
98. hai mai avuto più di un ragazzo/a contemporaneamente? si
99hai mai detto a qualcuno che lo amavi e non era vero? Si
100intitolerai questa nota le cento verità? forse...

sabato 25 aprile 2009

Oggi è stata decisamente una giornata no. capitano anche queste purtroppo e bisogna imparare a non prendersela troppo. io mi trovo alle prese con le classiche crisi adolescenziali, mentre mia madre si ritrova impantanata in domande a cui ancora non sa dare una risposta. mio padre non si fa domande, non si fa problemi, si lamenta spesso e si nasconde dietro un velo di infantilismo. in tutta la casa si respira un odore di vechio, di infelicità, di insoddisfazione. la polvere si accumula senza che nessuno se ne curi, si vive d'essenziale e di grandi discorsi, illudendosi per questo di essere persone profonde. siamo tutti molto bravi ad insegnare, e sappiamo predicare benissimo l'umiltà d'imparare. possiamo imbastire discussioni e orazioni sui grandi temi della vita, ma poi siamo incapaci di ammettere che la nostra non è che uno spettacolo di cui siamo l'unico pubblico. e così anche il tentativo di far respirare queste vecchie e stanche mura, appesantite di troppe speranze sconfitte, si trasforma in una taciturna disapprovazione. qua, dove ognuno sopporta a stento gli altri, ostacolandoci e demoralizzandoci a vicenda non c'è posto per il cambiamento. il vento è subito confinato fuori dalle nostre finestre appena si azzarda a solleticarci i capelli,come se ci volesse dire che il momento è arrivato, il momento di mettersi davvero in gioco, di trasformare i pensieri in parole, le parole in fatti, i fatti in successi...ma forse preferiamo serrare le maniglie e ripetere a noi stessi che questa è la vita.

venerdì 24 aprile 2009

Quanto in basso si puo scendere nella vita? più in basso della tazza del water? più in basso della bilancia? più in basso del pavimento sporco di vomito e di vergogna? qual è il limite di tristezza, indsoddisfazione, frustrazione? questi i pensieri che mi si agitavano fino a qualche minuto fa, china in bagno nel tentativo di mettere una toppa sull'ultimo buco aperto nell'ampia coperta della mia vita, costellata di troppi strappi, sfilaccicamenti, abrasioni più o meno grandi, ma tutte ben visibili, per testimoniare solo una minima parte di ciò che si dimena nell'interno, dietro la coperta, dietro tutti i veli. angoscia, aspettativa, desiderio. Per la prima volta da quando è cominciato tutto questo ho pianto mentre succedeva, mentre l'acqua mi riempiva la pancia e mi faceva dolere lo stomaco e le costole. E ancora le lacrime scendono, impotenti, incapaci di fermare questo turbine. ma c'era un male in lei, che non si cura mai, nè coi baci nè colla cocaina, sai...è soltanto male in polvere.

giovedì 23 aprile 2009

dopo due mesi che conosco il mondo pro ana e pro mia devo dire che mi si è aperto un mondo. mi sono interrogata a lungo sulla definizione del termine pro ana. molti sostengono che le ragazze che fanno parte di questo "club" siano a favore dell'anoressia. inizialmente il problema non mi interessava, ma quando ho cominciato a leggere testimonianze, stralci di blog, diari autentici di ragazze malate di anoressia e bulimia, mi sono chiesta con una pu nta di vergogna se davvero potessi approvare tutto questo. il dolore che si prova, la stanchezza mentale e fisica, la depressione, un senso di insoddisfazione continua. sono tutte quotidianità di ragazze , ragazzine e donne e che io solo in minima parte ho provato. no, non si può essere a favore di tanta sofferenza, di una simile tortura, perchè questo è, lenta e terribile, capace di farti impazzire. non credo esistano persone che la approvino, chiunque l'abbia provata anche in minima parte sa bene che le persone che si trovano in questa situazione sono solo da rispettare, in quanto sopportano con una forza estenuante un delirio mentale avvolto in una nuvola di normalità apparente. dunque la maggior parte -non dico tutte- le ragazze pro ana o pro mia hanno un incondizionato amore per la magrezza, ma solo come valore estetico, non certo come malattia. inoltre, e questo è un mio parere personale riguardo all'argomento, la scelta di essere pro ana è una scelta privata, che ognuno opera per sè. per questo motivo non trasformerò questo blog in un blog pro ana o pro mia, perchè credo non sia giusto invitare altre persone su di una strada di cui non conosciamo la rotta. parlerò solo di me, cercando di non fare riferimenti che possano in qualche modo danneggiare qualcuno. per ora è tutto. tanti saluti a tt!

venerdì 17 aprile 2009

oggi è stata una giornata a dir poco bella. sono stata benissimo anche senza fare niente di speciale.
poi sono entrata su msn e ho avuto una conversazione che mi ha fatto sorridere davvero...

Strange scrive:
amore mio!!
.-°°Elle°°-. scrive:
ciaooo!!
Strange scrive:
cm va ?
.-°°Elle°°-. scrive:
tutto bene
te?
Strange scrive:
ankio
volevo sapere se t va meglio la giornata mangiando un po a modo e se riesci a nn vomitare
.-°°Elle°°-. scrive:
ok
è da un paio di giorni che non vomi to più
e non ho più fame
sono soddisfatta
Strange scrive:
qst è davvero una cs bellissima
nn sai qnt mi hai appena migliorato la giornata
.-°°Elle°°-. scrive:
io??
per sta cosa?
hihi
sono felice,,,

grazie Elle
ok
a pasqua ero 56kg
ora 54.5
non ci credevo oggi pom quando ho guardato
nel giro di quanto..?
4 giorni?
Strange scrive:
incredibile!
.-°°Elle°°-. scrive:
già
,,,
ho preso giù il tuo numero
Strange scrive:
frs vomitare impedisce d dimagrire...ki sa
.-°°Elle°°-. scrive:
sei vodafone?
è probabile
Strange scrive:
no mi dx
wind
.-°°Elle°°-. scrive:
gne
nooo
GN
uffi
vabbè
senti devo lasciarti 10 minuti
Strange scrive:
fai pure
.-°°Elle°°-. scrive:
ci sentiamo più tadri!
Strange scrive:
certo!
un bacione grande
.-°°Elle°°-. scrive:
anche a te!,

martedì 14 aprile 2009

oggi, anzi poco fa, ero su msn con Vale. tra una chiacchera e l'altra, parlandone, mi ha fatto notare come diversi e opposti siano i tipi con i quali mi sono accompagnata dall'inizio della mia adolescenza. ripercorrendo il sentiero dei ricordi, alcuni più dolci, altri più turbolenti, mi sono resa conto di quanto ognuno di esso mi interessasse senza una motivazione precisa e di come, ognuno di loro mi sembrasse la persona più adatta, il pezzo mancante ce si incastra precisamente. peccato che poi nessuno si è dimostrato tale. eppure ragionandoci su mi rendo conto di non avere in testa un "tipo ideale". a volte mi scopro a fantasticare su i soggetti più stravaganti. credo che l'unico metro con cui li giudico di volta in volta sia la sensazione che provo in loro compagnia. esiste una sensazione precisa, che ti accende una lucetta sul capo e ti comunica senza possibilità di ribattere che non puoi più sfuggire, ti innamorerai di quella persona. forse il tipo giusto non esiste, si tratta tutto di un caso. un gioco, una giostra che gira e non si ferma mai ed ogni momento, ogni luogo , ogni persona e situazione cambiano e cambiano formando di istante in istante infinite possibilità. sta a noi poi pilotarle verso le loro rispettive mete, o verso il fondo del burrone...

mercoledì 8 aprile 2009

Non rimpiangerle più, e nn pensarci di più, non pensarci anche se son le cose che hai amato di più...certe cose non tornano più...

Cantava così Biagio Antonacci, e sentendo le sue parole sono costretta a dargli ragione. In questi giorni dopo la telefontata di Claudio mi sono ritrovata spesso a ripercorrere gli stessi sentieri ripidi e in discesa che scendono verso il baratro, gli stessi che ormai conosco bene perchè già percorsi mesi fa. dopo averlo tanto odiato mi ritrovo a pensare a quel periodo con malinconia e sì, lo ammetto, con nostalgia.
Tempo fa mi costringevo a distrarmi, mi sentivo colpevole quando mi capitava di fare questi ragionamenti, ma ultimamente credo di essere maturata. Un ricordo è un ricordo e per quanto bello sia stato, adesso è andato tutto in pezzi. Ne sono consapevole, so bene quanto male Claudio mi abbia fatto e per questo sono decisa a non averci più niente a che fare nel modo più assoluto; ma questo non vuol dire che non possa cullarmi ogni tanto nei ricordi della bella persona che è stata tanto tempo fa. perchè quelle settimane ci sono state davvero, sono realmente esistite, non le ho inventate. E sono state belle, forse il periodo più bello della mia vita, forse il più felice, forse...

sabato 4 aprile 2009

a volte capitano cose speciali, o forse chiamarle cosi è sbagliato...cose che non ti aspetti e, se avessi guardato al nuovo giorno la mattina stessa mai avresti immaginato che avrebbe potuto stupirti così. oggi è uno di quelli.
il telefono vibra nella tasca. finisco di masticare, poso la forchetta e, con sorpresa lo tiro fuori dai pantaloni. lo apro. sul display appare un lungo numero che non conosco. questo mi causa non poco sospetto. chi può essere interessato a parlarmi delle persone che non ho memorizzato nella rubrica? la risposta è una sola: guai. mi alzo e mi allontano da tavola. giunta nell'altra stanza rispondo con un tono leggermente interrogativo:-pronto...?-. la voce che mi risponde sembra impreparata e il timbro, maschile, si appesantisce di un arrochimento:-oi..-. io:-si?-. -oi Lisa, sono Claudio-. il mio cuore manca un colpo e per un attimo tutto intorno a me si ferma, le voci degli altri invitati perdono il loro volume e la stanza mi sembra improvvisamente sconosciuta. la mia testa comincia a pensare velocemente, ma il mio cuore non ha bisogno di arrovellarsi, concepisce un sentimento solo: paura. quella voce, la stessa che un tempo mi sussurrava ti amo mentre io a occhi chiusi lo abbracciavo muta, incapace di descrivere con delle parole l'universo che mi si schiudeva dentro. sprofondata in un cielo infinito. io e lui. il resto era solo un dettaglio insignificante. tutto il mondo si riduceva a una sola parola...noi. dire che era sola racchiude un significato tanto veritiero quanto doloroso. una parola non può molto contro l'intero dizionario del mondo...o forse si? certamente quando è sincero e profondo. ma non posso negare che lo fosse. e allora come diamine è potuto succedere? qual è stato il passaggio che dalla spiaggia notturna, dentro alla quale eravamo stretti in un unico abbraccio, siamo passati a dirci addio per sempre? è chiaro, la situazione mi è sfuggita di mano. ma non è forse così quando ci si innamora? con te è tutto diverso - mi diceva-, le altre le ho dimenticate, ma tu è impossibile che ti dimentichi, tu sei speciale. E le infinità di messaggini dolci a cui a stento mi aggrappavo tra un taglio e l'altro nei mesi successivi, quando il dolore riempiva le mie giornate oltre l'orlo, traboccando. quella voce tranquilla, sempre calma e rassicurante, che aveva il potere di farmi sentire al sicuro anche nel bel mezzo della notte. Il mio porto sicuro, il faro nel buio e tutto un insieme di cose racchiuse in un suono unico.
E' questa la voce che mi ha fermato il cuore. E per un attimo mi sono chiesta perchè mai il telefono, o il ricordo, mi giocacassero questo brutto scherzo. Le parole sono uscite da sole, sgorgando da una sorgente profonda, a lungo scavata nel dolore e nel rimpianto, nel ricordo del tempo più felice della mia vita e dell'inferno che lo ha seguito. ognuna apriva un taglio nella mia anima, un fiume di lame, una cascata di spilli mi ha travolto. e sono precipitata nel vortice dei ricordi, nella melma appiccicosa dei desideri infranti e delle speranze fallite. La valanga della rabbia e di un antico dolore seppellito con cura mi ha sommerso e trascinata verso il fondo.
La telefonata si è conclusa brevemente dopo che ho rifiutato con parole secche come foglie riarse il suo proposito di rivedersi. mi sono sentita offesa e scandalizzata. un crocevia di ipotesi si è aperto appena riposto il telefono. perchè? perchè adesso? una vocina urla a squarciagola domande su domande. Ma io non posso dirle di tacere: non so rispondere a nessuno dei suoi interrogativi. Poi, nel pomeriggio la risposta a tutto è planata leggera sui miei occhi stanchi.
Ciò che è stato non si può cambiare, e il mio antico amore è scritto all'interno di una storia infinita, inciso a fuoco, indelebile. E allo stesso modo irraggiungibile. Quel che è stato non sarà più. Ma la colpa non è mia; non è più lui quello che amo, ma il ricordo di lui...il ricordo di noi. esso è intriso in ogni cellula del mio cervello, impregna i miei abiti del profumo dell'amore, contamina anche l'animo più puro. Esso arriva dappertutto, e non si fermerà mai...il ricordo di Noi...merita rispetto, se non altro per il periodo magico che è stato.

sabato 28 marzo 2009

Lo capisco dalla mattina che questa non sarà una giornata liscia. l'invito della nonna a pranzo incombe già da qualche giorno, finora ignorato ma sempre presente. mi riprometto che tutto andrà bene, che non me ne devo preoccupare, ma una parte di me non può fingere; una parte di me sa che il senso di colpa è sempre dietro l'orlo del piatto, sul dorso delle mani, sotto l'ombra della forchetta. inutile farmi false promesse, non ho più il coraggio nè la forza x mentirmi ancora. arriivata nella cucina familiare e profumata d'infanzia e di pomeriggi felici, mentre mi riempio la bocca di banalità nei minuti che precedono l'arrivo degli altri invitati, non tento neppure di trattenermi. farebbe solo più male, sarebbe un colpo ancora più sordo per la mia autostima. ma ancora non sento niente. consapevole e allo stesso tempo ignara. tutte le visite al bagno, la porta chiusa, le orecchie attente al minimo segno dell'arrivo di mia madre, i cucchiaini di miele per placare il bruciore alla gola mi sembrano lontani e sbiaditi, apprtenenti a un'altra persona. il pranzo comincia e le mie due componenti non attendono altro per cominciare una lite furibonda. alla fine sembrano accordarsi: per oggi farò uno strappo, mi concederò di mangiare di tutto senza esagerare. le parole dei miei cugini, dei miei nonni e di mio fratello mi scivolano addosso e le mie risate allegre cercano di nascondere e allontanare la paura che mi divora dentro. mi sembra che ogni mia mossa venga osservata con attenzione, soppesata e infine condannata. ogni volta che allungo la mano per servirmi dalla zuppiera o dal piatto comune mi sento colpevole, sporca, come se stessi rubando a un cieco nel mezzo di una piazza affollata di sabato pomeriggio, sotto gli occhi accusatori di tutti. la strage inizia con una accellerazione di partenza che a stento controllo, ed ogni pezzo di cibo è dimenticato non appena oltrepassa la lingua e scende giù. terminato il pranzo sento la pancia dolermi, troppo piena ma ancora affamata. perchè quel mostriciattolo che ha ingoiato tutto il mio nutrimento non sta infondo allo stomaco, nè accanto alla lingua: sta molto più su, nelle vie contorte della mente, nei sentieri della ragione distorti e intricati. a questo punto non c'è niente che può davvero saziarmi, che può darmi pace, che metta fine a questa attesa interminabile. con qualche saluto sbrigfativo e una scusa generica mi congedo e appena apro il portone quasi corro in direzione della pasticceria. il tragitto fino a casa con una sfoglia alla crema in mano è solo un vago aquarello posto infondo alla coscenza. sola, in casa apro il frigorifero e senza più vergogna trangugio gli avanzi prima di passare al dolce che poi non basta e necessita ddi un ulteriore aggiunta. una mozzarella in carrozza, un pan di ramerino con marmellata di fragole, una banana con la nutella, tre fette di pan carrè con nutella vengono trangugiati dalla mia bocca avida mentre mi distraggo con la tv. tento di convincermi di non essere coscente di ciò che sto facendo, ma lo sono. finito l'ultimo boccone di pane, dalla palude sento salire un pensiero, come una bollicina sale veloce e arriva a galla. ciò che fino a qualche ora prima afvevo scartato sembra adesso incrredibilmente semplice e scontato. ciò che ogni volta prometto non farò mai più, ciò che mi disgusta perchè il gusto amaro del fallimento e l'acido della vergogna per me stessa....quello. i gesti che seguono sono ormai meccanici, quasi in trance spengo il televisore, mi alzo e mi dirigo verso il bagno. chiudo la porta e mi tolgo il braccialetto e l'anello. mio fratello nella stanza accanto, tornato da poco sta al computer e io non posso fare a meno di immaginare come possa sentirti, inconsapevole di ciò che accadrà a pochi metri da lui fra qualche minuto. ignaro di come un'ambizione, un desiderio possa logorarti, prenderti dal cielo e gettarti giù. apro il rubinetto e mi bagno l'indice e il medio della mano destra. un bel respiro e queste mie due fidate compagne scivolano giù per la gola e cominciano la triste e violenta danza di cui ormai sanno a memoria i passi. i risultati non si fanno aspettare, stavolta è andata bene, non ho dovuto insistere troppo. ogni rigetto mi induce a pulirmi le dita e a ricominciare. vuota, vuota, vuota. è questo l'unico pensiero che riesco a formulare. più roba uscirà più il mio senso di colpa mi concederà una tregua. alla fine, in uno scenario familiare mi alzo ansimante dalla posizione china sulla tazza. riporto indietro i capelli. mi lavo le mani e rinfilo anello e bracciale al loro posto, come se questi potessero mostrare al mondo la mia normalità, come se potessero nascondere i turbini che mi sconvolgono lo stomaco. e poi il desiderio, quasi supplicante di liberarmi di tutto questo.pulisco in fretta tutto quanto e tiro lo sciaquone. chiedo il computer a mio fratello e giunta qua, naufraga disperata mi accascio su questa spiaggia inesistente, in attesa che la vita riparta, con i sensi di colpa di domani, la dieta stretta dei giorni feriali e l'abbuffata del sabato pomeriggio. in attesa di un miracolo, correndo verso un tragurado immobile sulla linea dell'orizzonte che sembra non avvicinarsi mai nonostante le gambe mi dolgano dal gran correre e i piedi mi brucino per la strada appena percorsa, lastricata di speranze infrante.

lunedì 23 marzo 2009

ecco una mail che ho mandato a Vale uno dei miei amici più cari e forse anke qualcosa di più dopo un grosso scazzo, sperando mi perdoni...

eccomi qui che neppure so da dove cominciare. spero solo che tu apra questa mail, anke se conoscendoti lo farai, se non altro per farti ancora un po piu male prima di mettere la parola fine, perchè la speranza non muore mai, e perchè la curiosità è comunque più forte del dolore. conoscere è una parola grossa e forse leggendo la prima frase già crederai che non abbia capito niente di te e che fose anke tu eri mal informato riguardo a me.ma una cosa non puoi negarla, ci siamo voluti bene, e per quanto tu possa non crederci è stato un bene sincero. voler bene significa aprirsi, lasciar entrare, e anke se nn volevi, se nn volevo, entrambi ci siamo dati un'occhiata dentro e ciò che abbiamo visto non possiamo dimenticarlo. le voci, il silenzio, la distanza, le persone. tante cose a dividerci, ad allontanarci, a confonderci. il tempo è passato come un lampo e senza accorgercene siamo qua...fino a poki mesi fa eravamo entrambi 2 alieni, ognuno per conto suo e, a dirla tutta, c disprezzavamo anke. c'è una frase molto bella che dice: "l'amore piu bello è un calcolo sbagliato, un'eccezione che conferma la regola, quella cosa per cui avevi usato la parola mai". forse nn calza proprio a pennello ma sicuramente ritrae almeno in parte la situazione. nn credo di amarti cm qll k si dice vero amore grande, qll k canta la pausini, qll delle frasi dei baci perugina; ma l'amore è cm l'acqua: arriva dappertutto ed ha diverse forme. non me la sento di dare un nome a quello che provo, sicuramente sbaglierei, ma certe cose le so per certo. so che sei sempre l'unico di cui posso fidarmi al cento per cento, so che tu ci sarai sempre come ci sei sempre stato, so che sei speciale, so che con quei capelli spettinati secondo un ordine tutto tuo e quei vestiti che gli altri disapprovano sei l'unico vero coraggioso e sincero anticonformista, so che su di te posso contare, so che una parte di te nn cambierà mai (per fortuna), so che hai un cuore puro, un cervello grande e due occhi che parlano da soli, so che mi manchi e che mi sei mancato, so che ti rivedrò ma forse nn sarà più lo stesso, so che le lacrime scendono ma tu nn c sei x asciugarle tutte, ma soprattutto so che ti voglio un bene speciale, che nn sento per nessun altro e che nessuna bugia potrà cambiare. e nn m'importa che gli altri ti considerino uno "sfigato" o altre stronzate del genere, per me tu resti sempre lo stesso, tu. le voci girano, le persone parlano ma qll k conta siamo noi, io e te, ma se tu fai entrare gli altri io sono costretta a uscire...adesso è tutto nelle tue mani, a te la mossa...ti voglio bene davvero.

Lisa

venerdì 6 marzo 2009

Common day

Ciao a tutti! oggi sono particolarmente contenta e serena, come vorrei sempre essere del resto. stamattina le prime tre ore di scuola sono state occupate dal compito di italiano, il tema sull'Odissea per cui mi sono preparata in questi giorni, e già togliersi questo peso mi fa sentire leggera. all'ultima la prof Tamburini ci ha riportato i compiti di greco che abbiamo fatto qualche settimana fa. ho preso 8+, quindi non mi lamento. Nel pomeroggio versione con una amica per aiutarla nel ripasso e adesso eccomi qui. Scusate per questo saluto veloce, vi lascio.

martedì 3 marzo 2009

alleluia! dopo un quarto d'ora che aggeggio ho trovato come scrivere un nuovo post! faccio progressi! comunque tornando seria...oggi è stata una giornatina un po' stancante ma tutto sommato niente male. alla prima ora compito di inglese abbastanza facile, che ho consegnato 10 minuti prima della campanella e sono andata a prendere un cappuccino. giusto, il cappuccino! già, è il mio -credo- unico vizio. quando ho spiccioli in tasca ne prendo anche due nel giro di 4 ore. scusate le divagazioni. alla seconda ora la prof di latino e greco, meglio nota come "quella stronza della Tamburini", mi ha interrogato a latino dopo 2 settimane di argomenti nuovi che non ho neanche letto. nonostante questo me la sono cavata "un po' meno brillantemente del solito" -parole della prof-. pomeriggio passato a studiare epica per il compito...

lunedì 2 marzo 2009

something about me

Eccomi! appena tornata da scuola. sì, lo so è molto presto per essere già a casa ma la spiegazione sta nel fatto che frequento il liceo classico e le lezioni terminano alle 12.05. il tempo di raccogliere le mie cose e sono già alla fermata dell'autobus sotto scuola. mezz'ora di traffico ed arrivo a casa, dove cinque stanze troppo grandi e troppo ingombre di inutilità (padre, madre compresi) mi attendono silenziose. Apprecchio la tavola e metto su l'acqua per la pasta dei miei e di mio fratello. preparo qualcosa di non troppo calorico, senza sale per l'ipertensione di mio padre e senza troppi condimenti per le fisse salutiste di mia madre da me ereditate. Passa poco che tornano mio padre e mia madre perennemente arrabbiati e nervosi che discutono in modo acceso ancora prima di infilare la chiave nella toppa. Il tempo di un saluto e sparisco nelle altre stanze, al computer, dove il mio mondo mi aspetta, evitando di pochi secondi i rimproveri di mia madre riguardo a ciò che ho preparato e a come l'ho preparato.Fortuna che in casa mia siamo tutti molto frettolosi e il pranzo dura poco, giusto il tempo delle lamentele da parte del capotavola e gli sbuffi della sua consorte. sì, siamo una famiglia strana e un po incasinata, con mille complessi superati già negli anni '80, che dettano legge come unici principi per una vita all'insegna della giustizia e della corretteza oltre che unica via per la realizzazione. la stessa realizzazione che non riesco, per quanto mi sia sforzata fin dall'infanzia di trovare in almeno uno dei miei genitori. ognuno vive per conto suo maledicendoci a turno e litigando di continuo, o semplicemente odiandoci in silenzio. i frutti di tutto ciò sono una macedonia di problemi, solitudini e bizzarre stravaganze: mio padre, uomo dai saldi principi scout con una visione ad angolo acuto della vita; mia madre, donna insicura nella sua presunzione di forza, incapace di dirigere la propria vita nella direzione desiderata, che si consola illudendosi con stupide scorciatoie; mio fratello, sedicenne, quasi diciassettenne solo, appassionato di matematica e incapace di intrecciatre rapporti sociali che oltrepassino la "civile" convivenza; ed io, che già da sola sono tutt'un programma. Ma non è necessario che mi opresenti già adesso, avrete tempo di conoscermi e di apprendere quanto complessa e sorprendente possa essere la mente umana, specialmente la mia.

domenica 1 marzo 2009

first post!

Buon giorno a tutti! anzi dovrei dire buona sera, già, adesso sono le 21.55 per la precisione ed ho appena creato il mio blog!

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