mercoledì 13 maggio 2009

basta così. non ce la faccio davvero. il peso non cala e io mi sento sempre più frustrata e insoddisfatta. ho voglia d mollare tutto, di scappare, di nascondermi. in un buco profondo, in una macchia scura, in un posto lontano, e chiudere gli occhi. ma non posso, perchè abbandonare significherebbe fallire, e questo farebbe ancora più male. e per una strana combinazione di logica e follia, mi ritrovo chiusa in una gabbia che io stessa mi sono costruita atttorno nel tentativo di fare qualcosa di superiore. un paio di manette invisibili mi legano le mani, mi stringono i polsi come solo loro possono fare. incatenano la mia libertà, mentre l'apparenza si affanna per tappare i buchi e le lacune che continuamente si aprono senza tregua. mi sento sola, mi sento fallita, mi sento sbagliata. ma una via d'uscita, una porticina secondaria per andarmene di soppiatto non c'è. la strada procede diritta, senza possibilità di fuga. è come un treno che può solo seguire le rotaie, mentre il capotreno conserva l'illusione di essere lui a guidarlo...ma è un'illusione amara, segnata dalla consapevolezza di come stanno veramente le cose. non so più cosa fare, oggi mentre ero a casa sola ho pensato di scappare, di andarmene da tutto, e non in senso figurato. poi mi è venuto in mente di dire tutto a qualcuno. ma chi potrebbe capire? chi potrebbe realmente aiutarmi? schiacciata da un peso esagerato, annaspo finchè vengo sopraffatta dalle forze contrarie, e anche la punta della mano viene sommersa dalle onde infuriate, e il mio corpo trascinato giù.

1 commento:

  1. Quando stai così
    prendi la cornetta anna dei ti aspetta!!!
    le devi dire a me queste cose!
    ti voglio bene bellezza
    anna

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