domenica 30 agosto 2009

finalmente un po' di pace e di stabilità dopo aver disfatto per l'ultima volta la valigia. una lieve amarezza e tanta nostalgia delle vacanze al mare, le vacanze che mi hanno cambiato la vita. quelle che mi hanno fatto capire tutti i miei sbagli e mi hanno offerto la possibilità che non tutti hanno la fortuna di ottenere. solo venti giorni fa vivevo in un mondo doverso, domuinato dalle mie ossessioni, dalle mie paure. perchè di questo si trattava. in fondo in fondo ogni minuto era la fuga dal minuto precedente, in una corsa senza meta e senza scopo. solo venti giorni, e già mi sembra un'eternità. perchè quando si è felici, di quella felicità pura che cosi poco ci è concessa, tutto ci sembra girare per il verso giusto da sempre, e dentro ci sorge il dubbio che forse non è tutta fuori la colpa, non è tutto fuori il male. molto di esso semplicemente alberga dentro al nostro cuore, e da là allunga le sue radici velenose, fino a soffocare ogni raggio dell'anima.
ogni giorno le Sue promesse, con le quali tenta di riattirarmi a Sè sembrano sempre più sciocche e prive di senso. e se scoprire, o meglio ammettere a me stessa un disturbo alimetare è stato devastante, la stessa foza adesso mi trascina in alto verso la luce, nel vedere come fuori dal banco di nebbia il sole non si sia mai spento, aspettandomi paziente.
il nuovo, l'incognito spaventa, lo so, lo sento; ma come disse Kennedy "non trattiamo sulla base delle nostre paure"... e ora che dall'alto vedo la me stessa del passato, che insieme a molte di voi si affanna e si impantana sempre di più in una melma vischiosa, ora sento un torrente poderoso, che dalle profondità dell'anima scorre tumultuoso. è il torrente della speranza, della voglia di vivere, di vedervi vivere, di salvarvi come io sto salvando me stessa, voglia di correre verso la luce, di donarla, di ricerverla...

giovedì 27 agosto 2009

accidenti come mi manca...come mi mancate tutto, il mio vecchio modo di vivere, i miei vecchi ideali che hanno lasciato un vuoto....Lei mi manca davvero, a volte La rivorrei qua...
eccomi finalmente ad aggiornare la mia pagina di vita. da dove cominciare? sono successe tante cose, quindi comincerò e procederò cosi come le cose mi vengono in mente. ormai è dall'11 agosto che tento di allontanarLa. il percorso è difficile e pieno di tentazioni, caratterizzato da quel misto di amore e odio che provo per Lei, per me. anche con i tagli ho detto basta. e improvvisamente mi sono accorta che la mia non era la normalità. il mondo fuori dalla mia testa mi è apparso improvvisamente cosi ricco di opportunità da cogliere, di vita da vivere, di cose ancora non fatte; ma dall'altra sento di star abbandonando il mio amato guscio...e quando nuovamente ne sentirò il bisogno? che farò senza le mie lame e senza di Lei? sernto che il dolore sarà insostenibile...ho paura. un nuovo vecchio amore confonde ancora di piu ogni mio progetto, come se le cose non fossero gia abbastanza poco chiare...mah! mi sembra di camminare su una sottile lastra di vetro, sottile e lucente. grazie a tutte quelle che mi stanno aiutando in questo momento difficile, in particolare una...un bacio a tutte e un augurio grande di riscoprire con me la Vita.

lunedì 17 agosto 2009

confusa. lo so, non sono molto originale ma che posso farci? comunque dicevo...anche il motivo è abbastaza banale, amore. com'è che si gestisce? si deve dosare o lo si lascia fare come un fazzoletto al vento? esiste un modo per sfuggirlo o domarlo? ma la domanda pi importante è se l'amore ha un unico volto, tutto bene o tutto male? e se non fosse così come distinguerne le diverse tipologie e come comportarsi di conseguenza? se solo potessi avere le idee più chiare...ogni volta la stessa storia. la tensione aumenta, io faccio casino, perdo la testa e ci scappa il taglio. poi la mattina dopo siamo da capo. da una parte questa perdita di controllo mi infastidisce, mi fa paura, ma dall'altra mi attira. mi attrae l'idea di poter finalemente fidarmi di qualcuno, consegnargli le chiavi e abbassare i cancelli, lasciare il pilota utomatico e non dovermi più preoccupare di me stessa. la possibilità di sentirsi amati, anche quando si è lontani, la sicurezza di un sentimento condiviso, un legame intenso a cui non servono parole. ma come capire se stiamo facendo la giusta scelta o se stiamo firmando uno dei contratti ingannevoli della Telecom? da cosa diavolo si riconosce una/la persona giusta? i suoi occhi non hanno barriere, sono come due specchi in cui si riflette la mia immagine più bella che mai, due finestre da cui passa ogni opesero, ogni emozione; l'incavo tra la spalla e il petto, che sembra esser stato modellato sulla forma del mio capo che vi si adatta alla perfezione, ci si nasconde, ci si rifugia... ma credo che le risposta che cerco non esistano, forse paradossalmente la scelta piu logica sarebbe tiare una monetina e affidarmi alla sorte...

sabato 15 agosto 2009

dopo un po' che non facevo un giretto sui blog amici oggi ci ho dedicato del tmpo. sapete l'impressione che si da in questi blog per chi li guarda con occhi diversi dai nostr? l'idea è quella di un movimento di persone tristi tristi e sconsolate, che hanno operso la speranza ormai da tempo ma che non riescono a opporsi a cio che gli accade, a cio che loro stesse fanno accadere. ripensando a me, analizzando il percorsi che mi ha potata ad ana, all'ossessione per la magrezza e a tutte le torture che mi autoimpongo ogni giorno mi sono resa conto di varie cose. ola prima è che non esiste una colpa o un responsbile, anche se posso affermare con certezza che la mancanza d'amore o il nostro rifiuto verso di lui ne fanno certamente parte. la seconda è che nonostante nessuna di noi ricordi precisamente o sappia come tutto sia iniziato, nonostante ciò solo poche persone si domandano realmente il motivo delle proprie azioni, del proprio comportamento, del proprio umore. e la terza infine, quella che giudico piu importante perchè si tratta della soluzione. e dico davvero, non vi raccotero favole ma quello che l'esperienza personale mi ha insegnato, a me, una persona stronza, solitaria, ferita, insomma una patitrice di razza come direbbe mio padre. AMORE. questa è la vera strada, quella che porta fuori dalla depressione, quella che salva, che tutto puo cancellare e tutto puo distruggere. io nn mi considero ne una salvata ne una sopravvissuta, perche infondo il mio racconto non è altro che la testimonianza di una che ha visto la luce e che seppur ancora non l'abbia raggiunta è consapevole della sua esistenza. perche una via esiste, c'è davvero benchè molti ormai abbiano smarrito ogni dolcezza, ogni passione, ogni bagliore. " avete i colori, avete i pennelli, disegnate voi il paradiso ed entrateci".

ps. per chiunque si senta triste e abbia bisogno di uno sfogo qst post è un invito apertissimo a tutti...lasciate commenti. un baci9o e un abbraccione grande che stringa tutti coloro che soffrono per questo male sfuggente che ci accomuna.vostra Lisa

mercoledì 12 agosto 2009

tornata da poco. stanca. questi 10 giorni sono stati davvero belli, rilassanti e appaganti. adesso mi ritovo sommersa dalle valigie e dai preparativi, domani si parte per la spagna e poi di nuovo al mre dai miei friends. sono qua, in attesa.attesa della partenza, de ritorno, in attesa di vedere cojme andranno le cose importanti e di come le persone si comporteranno. parlando di cose serie...nei primi giorno ho perso 5 kg e poi ne ho ripreso uno circa. adesso sono sui 56 e oggi sto ricominciando per benino a controllarmi. per quanto riguarda Cla, il mio ex che ho rivisto al mare con cui avevo avuto una cosa abbastanza seria l'anno scorso è tornato nello scenario. inizialmente ci facevamo i dispetti, poi ho visto che lui cominciava a sentire di nuovo qualcosa per me, ho avuto paura. paura di tradire me stessa, paura di fare la scelta sbagliata. così ho deciso che fino a che ci vedremo li al mare non staremo insieme e non faremo assolutamente niente, neppure baciarci, solo affetto. poi, se davvero sarà convinto, dopo il 30, quando entrambi torneremo a casa potremo ricominciare una storia. detto cosi sembra una pazzia, e in effetti lo è ma io non posso rischiare di perdere me stessa e sono costretta a premunirmi contro il dolore che tutto può spazzare via e che so essere difficile da abbandonare e dimenticare. il 9 sera, pochi gioni fa abbiamo passato tutta la notte insieme fino alle 6 del mattino. nel parco davanti a casa mia il tempo era scomparso e ogni contatto con la realtà sembrava essersi dissolto in un desiderio inappagabile, una passione serrata da uno stretto guinzaglio e da un sentimento soffocante di affetto e coccole. avremmo voluto tanto, ma non ho voluto arrischiarmi in qualcosa di cui potrei pentirmi. ci siamo andati molto vicini all'abisso ma il ricordo di quella sera è un'immagin soltanto: un parco malilluminato, un tavolo di legno vecchio,silenzio, lui seduto, io in collo, le braccia intrecciate tra abbracci e carezze e due paia di occhi immobili, fissi nelle rispettive profondità, consapevoli di quante prte il passato ci abbia chiuso davani e di quelle che il futuro può spalancare per noi se solo lo vorremo.

Me

Me