sabato 30 maggio 2009

Forse solo oggi ho capito. e forse domani mi chiederò come mai abbia scritto qua tutte queste sciocchezze. accuserò un momento passeggero di crisi, ma in fondo in fondo, saprò che è solo un frammento di lucidità. l'ossessione per il cibo, il rapporto di amore-odio, la quantità di tempo che dedico a pianificare nuovi regimi alimentari e molte altre cose, come il vomito, le abbuffate, il senso di colpa ecc. non sono cose normali. oggi forse dopo l'ennesima crisi ho socchiuso gli occhi. non dico di averli aperti del tutto ma comunque comincio a rendermi conto. il quadro generale è allarmante, nonostante il velo di normalità sottto cui lo vedo io. a me sembra tutto normale. ma la verità è che è solo un'illusione. le persone che sanno di me restano sconvolte, non si aspettano di sentire ciò che sono davvero, si spaventano, e nella maggior parte dei casi fuggono da me e non affrontano più argomenti seri. da che avevo 6 anni mi sono resa conto di essere diversa dagli altri coetanei, e non sempre in senso buono. alle elementari ero la bambina vestita come una nonna che gli altri emarginavano e prendevano in giro per sentisi più grandi. alle medie ero la ragazzina sfigata. adesso ho imparato come si indossa una maschera. ma sotto di essa io sono sempre la stessa. ed è inutile pensare che i vestiti o le false opinioni possano rendere una persona diversa da come è in realtà. tutto questo è finito per essere classificato da me come "normale", "ordinario". che altro avrei potuto fare? convivo con me stessa da 15 anni, non mi sorprendo più. ma da qualche tempoa questa parte le domande cominciano ad accavallarsi. e non mi riferisco ai dubbi sulla maglietta blu o sul pantalone corto. l'anno scorso in un delirio di onnipotenza post esame ho cominciato a pretendere sempre di più da me stessa. mi sono messa alla prova. ma ogni vittoria mi rendeva sempre più cieca, incapace di distinguere i limiti. e quando la curiosità si è indirizzata sul mio corpo, non sapevo ancora di quanto questa prova fosse difficile, di quanto diversa si sarebbe dimostrata dalle precedenti. un amore sbagliato e una crisi del rapporto con il cibo, di cui amo attribuire la colpa ai miei genitori che mi hanno sequestrato bilance e quadernini, mi hanno dato un duro colpo. ma io non sono fatta per rinunciare, per rassegnarmi.

1 commento:

  1. Io ti conosco lisa, sei fatta x lottare, e scrivere tutto questo non è una siocchezza,è il miglior modo per sfogarsi...anch'io ho provato a gestire un blog ma non ce l'ho fatta...
    QUando avrai bisogno lo sai che m puoi chiamare.
    Bacioni TVTB

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