giovedì 10 settembre 2009

fino a 10 minuti fa guardavo tranquillamente la tv. poi la puntata è finita. mi è entrato addosso un senso di paura, come se mi fossi persa lontano dal mondo. vuota e titubante ho deciso che doveva essere la mancanza di lui. lo chiamo, parte la segreteria, lui non è disponibile. improvvisamente sento dentro un'onda di malessere che mi sommerge, mi porta via, mi trascina in un attimo dentro angoli oscuri. le mie gambe si muovono da sole, mi conducono in camera. le mie mani, spasmodiche, aprono i cassetti del comodino. cercano cercano. so cosa sto facendo ma mi sembra di non riuscire a riacuistare il controllo delle mie azioni. riesco a pensare a una cosa soltanto: la mia lametta deve essere li, da qualche parte. e io non posso più resistere, in un attimo mi passano in testa tutti i discrsi al riguardo, tutte le mie buona intenzioni, l'anniversario senza sangue che fra pochi giorni festeggerò, spero. la voglia cresce come schiuma in un bicchiere di coca cola troppo stretto, vertiginosamente sale ed è impossibile fermarla. il senso di colpa già allunga le radici e per un momento nella mia testa si svolge una battaglia accesa tra ragione e istinto...no! no no no no e poi no! che diavolo sto facendo? che mi prende? chiudo il cassettino con un colpo e mi allontano da camera. il mio cuore batte all'impazzata, come se stessi fuggendo in uno dei peggiori incubi da qualcosa di terrificante. il respiro è molto accellerato e la mia testa sta per scoppiare. la mia bocca fa per conto suo, comincia a sussurrare senza che io possa porle un freno. -vattene, vattene via! lasciami in pace, lasciami stare! via via via, va via da me, va via-. saltello, inspiro profondamente e chiudo gli occhi. finalmente sta passando. ho voglia di piangere ma sento mancare le lacrime. ma grazie a dio se ne sta andando. ce l'ho fatta...giusto? ancora scioccata da quanto mi è successo... è questo che viene chiamato attacco di panico? e cosa lo ha scatenato? non è possibile che una mancata risposta possa farmi questo. poi mi è salito un pensiero terribile: è lui la chiave di tutto, o sono io? quel che è certo è che non lo sto facendo per lui, non me lo avrebbe mai chiesto, e io non avrei mai accettato...eppure dentro di me so che lui fa parte dei miei cambiamenti. certo non ne è nè il fine nè la causa, ma se ho deciso di abbandonare il mio guscio di dolore, che ormai si stava attaccando e fondendo con la mia pelle, be in gran parte lo devo a lui. senza fare niente di speciale mi ha resa felice, mi ha dato un'alternativa, una seconda strada da percorrere. il resto è venuto da solo, ma senza quel lasciapassare non so cosa sarebbe successo. e poi ecco la domanda che fuggo da tempo: se lui non fosse rientrato nella mia vita, avrei fatto queste scelte? avrei abbandonato Lei? avrei lasciato il mio urlo rosso sangue? o forse sarei ancora impantanata nelle stesse sabbie mobili o, peggio ci sarei sprofondata ancora più dentro? insomma sarei stata davvero capace di fare tutto da sola?

3 commenti:

  1. ciao cara sono Don't stop ana = Ari
    mi ha fatto molto piacere il tuo commento davvero sono felice che qualcuno mi capisca se ti serve qualcosa ci sono un bacione

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  2. ciao Lisa, sai cosa penso.. tu STAI facendo le cose... che senso ha se "da sola" o cn qualcuno? lo sai anche tu che "qualcuno", a ben vedere, vicino a noi c'è sempre, quello che cambia è la nostra capacità di accettarlo... e tu ci stai riuscendo..
    nn so, mi sembra che quell'attacco che descrivi qui sia solo la titanica (e inevitabilmente ricorrente) tentazione di NON crederci più, di rintanarti (di nuovo) nel tuo guscio di dolore, come bene lo descrivi tu.. nn per niente ha scelto, per esplodere, la prima, minima occasione per poter dire: "vedi..? lui NON c'è..! NON ci sarà sempre..!"
    ma questi sono trucchi della mente, hai fatto bene a non cascarci.. nn cascare neanche in queste false domande.. sono io.. o è xchè c'è lui.. cosa saprei fare da sola..? sono falsi problemi che nascondono l'unica cosa importante: che stai rinascendo, ed è solo un bene che lo fai accompagnata, condividendo tutto cn qualcuno che ti ama. Nn ti dico neanche "nn arrenderti"... secondo me te la stai cavando benissimo!

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  3. E io ti devo fare i complimenti,non è da tutti riuscire a controllare attacchi del genere!!brava,ti auguro di riuscirci anche la prossima volta,anzi,ti auguro che non ti capiti più ;-)
    Per il resto cerca di non rimanere troppo legata ai ricordi di una persona..alla fine il tempo passa, e si rischia di idealizzare le persone che "si perdono",di crederle non dico perfette,ma quasi,nella propria mente.. invece le persone cambiano,sono mutevoli.e ognuno di noi acquista sfumature diverse ogni giorno che passa.
    xx

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