sabato 25 aprile 2009

Oggi è stata decisamente una giornata no. capitano anche queste purtroppo e bisogna imparare a non prendersela troppo. io mi trovo alle prese con le classiche crisi adolescenziali, mentre mia madre si ritrova impantanata in domande a cui ancora non sa dare una risposta. mio padre non si fa domande, non si fa problemi, si lamenta spesso e si nasconde dietro un velo di infantilismo. in tutta la casa si respira un odore di vechio, di infelicità, di insoddisfazione. la polvere si accumula senza che nessuno se ne curi, si vive d'essenziale e di grandi discorsi, illudendosi per questo di essere persone profonde. siamo tutti molto bravi ad insegnare, e sappiamo predicare benissimo l'umiltà d'imparare. possiamo imbastire discussioni e orazioni sui grandi temi della vita, ma poi siamo incapaci di ammettere che la nostra non è che uno spettacolo di cui siamo l'unico pubblico. e così anche il tentativo di far respirare queste vecchie e stanche mura, appesantite di troppe speranze sconfitte, si trasforma in una taciturna disapprovazione. qua, dove ognuno sopporta a stento gli altri, ostacolandoci e demoralizzandoci a vicenda non c'è posto per il cambiamento. il vento è subito confinato fuori dalle nostre finestre appena si azzarda a solleticarci i capelli,come se ci volesse dire che il momento è arrivato, il momento di mettersi davvero in gioco, di trasformare i pensieri in parole, le parole in fatti, i fatti in successi...ma forse preferiamo serrare le maniglie e ripetere a noi stessi che questa è la vita.

1 commento:

  1. Questo 25 aprile è stato catastrofico un pò per tutte...dai oggi si ricomincia,ancora più forti e motivate di prima...soprattutto perchè il supporto morale è la cosa più importante. Grazie per essere passata dal mio blog. Un abbraccio.

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