venerdì 3 maggio 2013

Eravamo a pochi metri, quando sono entrata nel cortile della biblioteca. Sedeva a un tavolino del bar, con degli amici. Era lei, ne sono sicura, era lei. Non che mi sia mai sembrata particolarmente brillante devo dire, ma ciò che mi ha fatto provare il vederla non aveva niente a che fare con lei. O meglio, aveva a che fare, ma solo di striscio  Avrei voluto fermarmi, salutarla, sentirla parlare di ciò che non posso più vedere, di ciò che non posso più vivere, delle persone che non posso più vedere. A volte la vita ti passa accanto e non sembra neppure reale. Ti rimanda l'eco di profumi lontani, di luoghi antichi nella memoria, di vecchie canzoni e sere infinite, di audaci riflessioni e di amici perduti. A volte, a volte la vita lo fa.

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