venerdì 4 gennaio 2013

"Del resto, per tutti gli avvenimenti che nella vita e nelle sue contrastate situazioni riguardano l'amore, la miglior cosa è non cercare di capire, perchè in quello che essi hanno di inesorabile come di insperato sembrano retti da leggi magiche più che razionali. quando un uomo multimilionario, e ciononostane pieno di fascino, viene liquidato da una donna povera e senza attrattive con la quale viveva, e nella sua disperazione chiama in aiuto tutte le potenze dell'oro e mette in moto tutte le influenze della terra, senza riuscire a farsi riprendere, è meglio, di fronte all'invincibile ostinazione della sua amane, supporre che il Destino voglia schiacciarlo e farlo morire d'una malattia al cuore piuttosto che cercare una spiegazione logica. quegli ostacoli contro cui gli amanti devono lottare, e che la loro immaginazione sovreccitata dalla sofferenza cerca invano d'indovinare, risiedono a volte in qualche singolarità di carattere della donna che essi non possono richiamare a sè, nella sua stupidità, nell'influenza acquisita su di lei e nei timori suggeritile da persone sconosciute all'amante, nel genere di piaceri che ella domanda momentaneamente alla vita, piaceri che nè l'amante, nè le sue ricchezze possono offrirle. in ogni caso l'amante è in posizione svantaggiata per conoscere la natura degli ostacoli che l'astuzia della donna gli nasconde e che il suo giudizio, falsato dall'amore, gli impedisce di valutare esattamente. essi somigliano a quei tumori che il medico finisce per circoscrivere, ma senza averne individuato l'origine."

[Alla ricerca del tempo perduto, Marcel Proust]

Nessun commento:

Posta un commento

Me

Me