venerdì 21 giugno 2013

E ho visto il futuro in cliniche psichiatriche, nell'angoscia di ogni momento che passa e che ti ricorda che niente è diverso dal precedente, nella notte statica e nel giorno caotico. Mi sono vista a convincermi di una soluzione, lottare scioccamente, raggiungerla e scoprire di essere stata un'illusa credendo che potesse essere reale, esistere. Mi sono vista perdere tutte le speranze, tutti gli interessi, tutte le passioni che un tempo mi caratterizzavano. Il coraggio, l'impegno, l'entusiasmo che non passava mai. Una mente anziana e stanca in un corpo giovane che non si riconoscono a vicenda. Mi sono vista rifiutare ogni prospettiva di vita, convinta che non ne esistano, rifiutare un figlio a cui non saper dare risposte, non volerlo condannare a tutto questo. Non riconosco me stessa, non riconosco niente. Mi sto perdendo, me ne sto andando.

3 commenti:

  1. Per tua fortuna ancora sei qua a scrivere.

    Non tutto è perduto.

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  2. Io posso scrivere qualsiasi cosa, peccato che questo non cambi niente.

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  3. E che male c'è in questo?

    Hai già scordato Esenin?

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