mercoledì 17 aprile 2013

Ci sono momenti in cui ti rendi conto che solo un miracolo o una disgrazia potrebbero salvarti. forse solo un miracolo, l'imprevedibile che non puoi stimare tra le possibilità di questa vita e i se di questo mondo. Perchè ciò che è calcolabile, tutto ciò che si può prevedere, studiare, indagare, tutto questo ti lascia solo con un gran senso di niente. Un gran senso di scherno. Sì, perchè la nostra situazione umana è tutta tragicomica, autoironica e priva di alcun senso. Tutto è relativo, tutto è in cambiamento, ma, per quanto si possa assumere prospettive differenti o sperare in un domani diverso, ci rendiamo benissimo conto che niente, e dico niente, tranne un miracolo, potrebbe cambiare questa tragica verità: non c'è niente dietro le quinte, non ci sono effetti speciali da vedere, nessun deus ex  machina, niente niente niente. Forse ciò che caratterizza il saggio è proprio questo, l'accettazione per me impossibile ma inevitabile e fatale di ciò che ci si palesa davanti agli occhi. .
Sono in confusione, disillusa da tutto ciò che credevo vero, reale, valido. Dopo aver assistito per un po' allo spettacolo mi sono affacciata dietro al sipario e ho visto che le figure erano solo ombre.
 E allora non mi resta che morire, drogarmi o cercare qualche altro poveraccio con cui condividere il percorso.

13 commenti:

  1. Non c'è nulla? Vuoi un miracolo? Sai dove andare, metti da parte l'orgoglio.

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  2. Se si trattasse di orgoglio soltanto! Il mio non è orgoglio, nè nei tuoi confronti nè in quelli di nessun altro, sapessi il bisogno che ho di vedere prospettive diverse dalla mia! E poi nel campo della vita e della metafisica non ci sono nè maestri nè allievi, ma, come si suol dire, siamo tutti nella stessa barca. Ciò che mi trattiene dal darti ascolto e valutare onestamente le tue parole non sono nè io nè te, ma la persona alla quale voglio bene.

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  3. Che sciocchezza.

    "Wer der Grund seines Unglücks ist, beweine sich selbst"

    Se fosse per quello che hai detto tu, che bisogno c'è di aggirare terzi per sapere?

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  4. Io non ho nei tuoi confronti alcunissimo rancore o orgoglio, anzi, ti voglio bene e mi farebbe tanto piacere parlare con te. Inoltre ciò che ho subodorato della faccenda mi incuriosisce e interessa, ed è per questo che ho "aggirato terzi", per capire se ciò che mi stavo perdendo era qualcosa di valido o meno. Tuttavia ogni rapporto, come ho imparato qualche anno fa, ha delle regole da rispettare, alcune delle quali abbastanza categoriche. Nel mio caso la regola è di non avere contatti con te e quindi, già adesso, la sto parzialmente infrangendo. Cerca di capire quanto io sia combattuta fra l'amore per il sapere e il bene che voglio a lui, che non è affatto un "Ungluck" come pensi tu e che, se lo conoscessi, potresti apprezzare. Questo è tutto ciò che mi trattiene dal dirti di venire e scambiare due chiacchere da vecchi amici quali spero che siamo.

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  5. Alla buon ora mi verrebbe da dire.

    Non ho detto che il male sta in una persona, ho detto, in soldoni, che dovresti smettere di cercare un qualcosa ma poi fare di tutto per non coglierlo. Oppure non te ne lamentare.

    Un giorno mi dirai come fai a saperla tanto lunga su di me. Evidentemente è una regola che tanto ami infrangere. Oppure sei un passo avanti. In ogni caso complimenti.

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  6. Sai che ti dico? Che hai ragione, su tutta la linea. Voglio ciò che non voglio e me ne lamento pure. Sono un'eterna indecisa con determinazione da vendere. Ho sbagliato, ho tradito, ho amato troppo e troppo poco. Ho fatto errori a volontà e continuo a ripeterne incessantemente. Sbaglio a scriverti e sbaglio a non farlo e, sì, non riesco a trattenermi dall'infrangere le regole. Ma ci sto provando, ci sto provando davvero a migliorarmi, a dimenticarmi sperando di rinascere dalle mie ceneri. Ma tu non devi perder tempo con me, troverò un compromesso con me stessa prima o poi, imparerò ad accettarmi forse. Io non sono un passo avanti a nessuno, anzi, mi sento così indietro, così infondo a tutti gli altri, tagliata fuori, incastrata nel mezzo di questo tutto così assordante e così assente. Non hai di che complimentarti: ancora una volta non sono nè contenta nè fiera di me stessa.

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    1. Evitando banalità (sul fatto che io ho ragione tzé tzé).

      Io devo perder tempo con te. E no, non per cuori infranti o per rivendicazioni. Devo perché ti stai infognando in un brutto giro di cui nemmeno conosci l'esistenza.
      Devo perché sei meritevole.
      Devo perché ho un incarico da qualcuno più in alto.
      Devo perché non c'è tempo da perdere (il che pare quasi un ossimoro).
      Devo perché così sei potenziale sprecato (e non credere di sapere di cosa stia parlando.)
      Devo perché sei giovane e fintanto che lo sei puoi salvarti.
      Devo perché sono invisibile e parlo tutte le lingue e come tale mi vedrai solo una volta, un giorno, e forse mai più.

      Quindi è inutile piangersi addosso. Non perdere tempo. Usa la testa e se devi infrangere le regole almeno fai in modo che sia produttivo.

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    2. Grazie per esser rimasto, nonostante tutto. Quando non c'è più niente da fare è consolatorio sapere almeno di non essere sola.

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  7. Non sono rimasto. Sei sola.

    Non voglio ringraziamenti, solo compiere il mio mestiere.

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  8. Bene, allora lasciamici sola. Io sto lottando per questo benedetto incontro, sto litigando e non sto ottenendone niente di buono. Quindi, dato che ti importa il giusto e che devi solo compiere il tuo mestiere, vai a compierlo da un'altra parte. E io che credevo che le cose potessero cambiare, io che ci ho voluto credere. E secondo te dovrei infrangere le regole per te che "devi solo fare il tuo dovere"? Io voglio parlare con il Claudio che conosco, non con questo qua, freddo e anonimo. Sono stanza di battagliare contro i mulini a vento, non ne posso più, quindi, se hai di meglio da fare, nessuno ti trattiene.

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  9. Non ho proprio nulla di meglio da fare.

    Mi importa quello che mi deve importare. Perché... Perché ti ostini a voler parlare di cose che non conosci?

    Il mio è un atteggiamento obbligato. Sono io che sta infrangendo le regole, mia cara! Ma le regole vere, non quelle sentimentali del cazzo!

    Sono qui per rimanere, attendo solo che tu trovi il tempo di salvarTI, che dovrebbe avere priorità in generale.

    Ah, e questo modo di salvarsi, prima che tu me lo dica, non implica assolutamente l'affondare terzi, sia chiaro, il volgo può dormire tranquillamente.

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  10. Speravo soltanto che da parte tua, come lo è da parte mia, ci fosse un qualche interesse anche personale. Che ti facesse piacere vedermi, parlare con me, e che tu non lo facessi perchè ti senti obbligato, ma perchè ti va di farlo, per me. forse, come dirai tu, sono troppo umana, e magari dovrei dispiacermene, ma, se anche uno conoscesse tutto ciò che c'è da sapere e non avesse nessuno con cui condividerlo, non so quanto ne sarebbe felice.
    Lo sai che non mi piace l'elemosina, soprattutto da te.
    In ogni caso il sì o il no non dipende da questa piccola discussione. il tempo ci darà la risposta.

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  11. Potrai condividerlo con chi vuoi, potrai fare quello che vorrai, riuscirai in ogni tuo intento, però per adesso, e solo per adesso, non fare lagne di questo tipo. Ti assicuro che è l'ultimo dei tuoi problemi.

    Sarai felice, questa anche è una certezza, anche se dovessi rimanere sola.

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