Mare dentro, mare dentro, senza peso nel fondo, dove si avvera il sogno. Due volontà fanno vero un desiderio nell'incontro. Il mio sguardo, il tuo sguardo, come un'eco che ripete senza parole: più dentro, più dentro! Fino al di là del tutto, oltre il sangue e il midollo. Ma sempre mi sveglio e vorrei essere morto, per restare sempre preso, con la mia bocca, nella fitta trama dei tuoi capelli.
venerdì 3 maggio 2013
Eravamo a pochi metri, quando sono entrata nel cortile della biblioteca. Sedeva a un tavolino del bar, con degli amici. Era lei, ne sono sicura, era lei. Non che mi sia mai sembrata particolarmente brillante devo dire, ma ciò che mi ha fatto provare il vederla non aveva niente a che fare con lei. O meglio, aveva a che fare, ma solo di striscio Avrei voluto fermarmi, salutarla, sentirla parlare di ciò che non posso più vedere, di ciò che non posso più vivere, delle persone che non posso più vedere. A volte la vita ti passa accanto e non sembra neppure reale. Ti rimanda l'eco di profumi lontani, di luoghi antichi nella memoria, di vecchie canzoni e sere infinite, di audaci riflessioni e di amici perduti. A volte, a volte la vita lo fa.
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